Il ministro e la sfida olimpica di Varese: le idee ci sono. Ora però servono i fatti

Da sinistra: Fontana, Lunghi, il ministro Garavaglia e Novari

VARESE – Dalla Tre Valli Varesine che “insegna” al Giro d’Italia come si fa promozione del territorio attraverso l’evento sportivo, alle immagini del Belpaese mandate in loop per tutta la durata dell’Eurovision di Torino. Senza dimenticare la promozione dei percorsi cicloturistici e le e-bike. Al termine della mattina (oggi, sabato 21 maggio) alle Ville Ponti a tema Olimpiadi Milano Cortina e su come sfruttare, anzi far fruttare il binomio sport – turismo, il ministro Massimo Garavaglia ha messo sul tavolo l’esigenza di promuovere in maniera sistematica le bellezze italiane. «Perché – ha detto – non è possibile che, ogni anno, a gennaio l’Italia sia prima nella classifica dei click per possibili mete turistiche e a fine anno sia quinta per presenze reali. Insomma, essere il Paese più bello, dove si mangia e si sta meglio che in ogni altra parte del mondo non basta più».

Dati, idee, bellezze architettoniche, fumo e arrosto

E, con le Olimpiadi di Milano Cortina alle porte, il gap da riempire tra il “primo posto di gennaio” e “il quinto in classifica quando si tirano i conti”, non è certo un dettaglio irrilevante. Non è un caso, infatti, che tutta la comunicazione olimpionica faccia leva su: «Ricordiamoci che l’appuntamento non deve durare 3 settimane, ma anni». L’ha detto in maniera inequivocabile Vincenzo Novari, ceo della Fondazione Milano Cortina 2026: «Le Olimpiadi sono già iniziate. E le tre settimane di evento devono generare una ricaduta che duri anni. Questa è la sfida del sistema Paese».

E lo ha sottolineato anche il ministro in chiusura di una mattinata che ha avuto il merito di fissare il quadro della situazione attuale a livello economico; di ricordare tutte le potenzialità del territorio in termini turistici; di ripassare i nomi delle bellezze architettoniche presenti sul territorio; di rinnovare l’impegno a fare sistema al di là delle appartenenze partitiche, politiche, imprenditoriali (c’erano, giustamente, perfino i sindacati) e di promettere (con parole più o meno diverse l’hanno fatto tutti i relatori chiamati a intervenire) che «ce la faremo solo se sapremo fare sistema». Insomma, un momento in grande stile per “apparecchiare la tavola. Ora però c’è la prova più complessa: quella di ribaltare la proporzione tra la quantità del fumo e la qualità “dell’arrosto”.

I saluti istituzionali

Il primo contributo è stato quello del sindaco di Varese Davide Galimberti: «La presenza di un ministro, in questa mattinata di confronto dedicata alle Olimpiadi e rilancio del turismo anche nella nostra provincia è il segnale che il governo Draghi vuole lasciare il segno anche a Varese e nel settore del turismo. Comparto economico che ha dimostrato di avere un capacità di crescita straordinaria. E non è un caso che stiamo lavorando con tutti i livelli istituzionali in sinergia».

«L’evento di oggi – ha dichiarato il presidente della Provincia Emanuele Antonelli – nasce con l’obiettivo di sviluppare una strategia in vista dell’appuntamento olimpico Milano Cortina. E’ un treno che potrebbe passare una sola volta e per questo occorre prepararci per coglierlo. Lo sport è intrinseco nel dna dei varesini e la nostra provincia vanta grandi campioni da sempre. Ora però bisogna, anche e soprattutto attraverso lo sport, far decollare il settore del turismo. Il nostro territorio ha grande potenzialità da sfruttare». Il presidente della Provincia ha poi invitato tutti a riflettere sull’opportunità di investire sul turismo industriale, ricordando l’esempio del museo del Tessile di Busto, quello legato ai cammini, «siamo attraversati dalla Francisca del Lucomagno».

Fabio Lunghi ha fotografato i numeri del Varesotto, «provincia a forte trazione e tradizione manifatturiera. Ancora oggi lo siamo». Passando poi però ai numeri del turismo: «Quasi 2 milioni e mezzo di presenza prima del Covid, poi il picco verso il basso e di nuovo la curva che sale nel 2021, anni ancora condizionato dalla pandemia». Con un trend di crescita per quanto concerne la permanenza: «Sempre più turisti, soprattutto stranieri, scelgono di soggiornare da noi più notti e più giorni» e con i picchi delle presenza che schizzano verso l’alto in concomitanza degli eventi sportivi.

Fontana ha ringraziato «il ministro Garavaglia per quanto sta facendo per il nostro territorio e ringrazio anche chi, prima di tutti, ebbe l’intuizione di puntare sullo sport, sul nostro lago e sul binomio sport e turismo, ovvero Giancarlo Giorgetti che nel 2008 portò i Mondiali di ciclismo e i grandi appuntamenti di canottaggio». Marco Riva, presidente del Coni Lombardia ha ricordato che una delle parole chiavi delle Olimpiadi è sostenibilità. «Sostenibilità ambientale – ha detto – ma anche sostenibilità economica».

Un ricco parterre

Un ministro, quello del turismo Garavaglia; il governatore della Lombardia, i vertici regionali del Coni e quelli della Fondazione Milano Cortina. Ma anche l’intero sistema imprenditoriale del Varesotto con le associazioni di categoria e le parti sociali. Sindaci (di Varese certo, ma anche di altri Comuni, alcuni dei quali rappresentati da assessori o consiglieri); presidente (della Provincia), parlamentari (uno, Matteo Bianchi), consiglieri regionali (Marco Colombo, Francesca Brianza ed Emanuele Monti). Presenti anche rappresentati della società civile, delle società sportive, dello sport di base e delle associazioni. E, a far da regia, Camera di commercio e il presidente Fabio Lunghi.

Le cinque sfide olimpiche della Provincia di Varese

Le cinque sfide olimpiche: attrarre turisti, ovvero «creare fin da subito le condizioni per attirare sul nostro territorio team olimpici per i periodi di allenamento, per ospitare le famiglie olimpiche e per dare vita ad altri hub sportivi sul modello di quello degli australiani a Gavirate».

Promuovere il territorio e la reputation turistico – sportiva del Varesotto per fra crescere e aumentare il valore dei brand legati alla promozione turistica: Varese sport commission; Varese DoYouBike e Varese DoYouLake.

Lavorare sull’area dell’aeroporto di Malpensa, la più grande porta di accesso della provincia di Varese, ma anche sviluppare le strutture dedicate alla ricezione e gli impianti sportivi. Infine puntare sull’informazione capillare e promuovere le tante opportunità di business che l’evento olimpico può generare anche sul nostro territorio.