Il nuovo Pgt per la Busto del 2030: Mariani punta su ex scali FS e filiera dell’idrogeno

BUSTO ARSIZIO – Parte la sfida dell’adeguamento del PGT e «Busto non deve perdere il treno». È il monito dell’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani, all’indomani dell’avvio del procedimento relativo alla revisione e adeguamento del piano di governo del territorio di Busto Arsizio. Un atto che rappresenta l’avvio dell’iter che nel giro di un anno e mezzo o due porterà al “restyling” del documento urbanistico che era stato approvato ai tempi dell’amministrazione Farioli. «La prima fase è quella della presentazione dei suggerimenti e delle proposte – annuncia Mariani – tutti possono contribuire per disegnare la Busto del 2030 e oltre».

Il treno del PGT

E il treno, evocato dall’assessore leghista, è quello che idealmente “trasporta” due temi chiave, la rigenerazione urbana e la transizione ecologica, decisivi per pianificare la Busto che verrà. Ma è anche quello che ferma alla stazione “centrale” delle FS, attorno alla quale ci sono centinaia di migliaia di metri quadrati che attendono un recupero e una riqualificazione, tra gli ex scali merci e la ex Cerana di Largo Po. Una sfida decisiva dopo lo sblocco dell’area delle Nord. Ed è un treno che potrebbe essere alimentato ad idrogeno: l’assessore Mariani infatti vorrebbe lasciare questa impronta “green” come nuova vocazione dell’ex Manchester d’Italia. «In una città che ha due dei 20 interporti italiani (Hupac e Sacconago, ndr) si potrebbe pensare a sviluppare la filiera dell’idrogeno, su cui già la Lombardia con Ferrovie Nord sta investendo molto, facendo di Busto e della sua zona industriale una capitale della logistica sostenibile».

«Non sogni ma prospettive»

Prospettive che, ci tiene a sottolinearlo Giorgio Mariani, «non sono sogni irrealizzabili ma assi di sviluppo sostenibile che possono dare degli indirizzi pragmatici per il futuro della città e attrarre investimenti per il rilancio economico ed infrastrutturale del post-pandemia». È questa «la visione» su cui l’assessore leghista vuole innescare «un dibattito nei tre mesi in cui cittadini, associazioni e portatori di interessi potranno presentare le loro istanze» in vista della revisione del piano di governo del territorio. «Dobbiamo guardare in faccia alla realtà e pianificare la Busto dei prossimi 10-15 anni – spiega Mariani – il Pgt può prevedere delle linee d’indirizzo per favorire queste nuove prospettive e la transizione ecologica in particolare è un obiettivo centrale anche per il Recovery Plan europeo».

Rigenerazione urbana

Da un lato, sul fronte della rigenerazione urbana, c’è «una priorità su tutte – fa notare l’assessore Giorgio Mariani – il recupero dei 368mila metri quadrati di aree di proprietà delle Ferrovie dello Stato attorno alla stazione “centrale” di Busto Arsizio. Sarà proprio FS uno dei primi stakeholder che mi auguro possano sottoporre le loro proposte all’amministrazione». Poco lontano, in Largo Po, c’è anche l’ex Cerana, recentemente rilevata da Officine Mak, player specializzato nelle riqualificazioni: Anche con loro mi aspetto di affrontare subito il tema del recupero di quell’area – annuncia Mariani – uno degli assi del nuovo Pgt sarà proprio meno consumo di suolo e rigenerazione delle aree dismesse».

Transizione ecologica

Dall’altro fronte, quello della transizione ecologica, l’assessore vede un’opportunità concreta per il rilancio della Busto industriale nello «sviluppo della filiera dell’idrogeno», che sta diventando una prospettiva reale per il futuro della logistica sostenibile. «Ferrovie Nord sta già investendo sui treni alimentati a idrogeno e il mercato si sta muovendo verso i truck ecologici per il trasporto delle merci a impatto zero, dopo che la pandemia ha mostrato quanto la logistica sia un tema fondamentale – il ragionamento di Giorgio Mariani – con due scali intermodali in città, tra cui quello di Ferrovie Nord a fianco della zona industriale, e la Cargo City di Malpensa a 10 minuti, Busto Arsizio potrebbe diventare in futuro una capitale della logistica sostenibile. Oggi si parla dell’idrogeno come si parlava del fotovoltaico agli inizi, ma è una partita che dobbiamo giocare con anticipo per farci trovare pronti. E il Pgt su questo può essere un’opportunità».

Le istanze dal basso

Chiunque abbia interesse, anche per la tutela degli interessi diffusi, può presentare suggerimenti e proposte entro le ore 12 del giorno 30 giugno 2021, in forma cartacea al protocollo comunale oppure entro le ore 24 mediante posta elettronica. Le istanze dovranno essere redatte in carta semplice utilizzando l’apposita modulistica disponibile sul sito istituzionale del Comune, in duplice copia completa degli eventuali allegati, e consegnate all’ufficio protocollo di via Fratellli d’Italia 12 (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12.45, il mercoledì anche il pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30) oppure trasmesse tramite posta o all’indirizzo di posta elettronica protocollo@comune.bustoarsizio.va.legalmail.it.

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