Il pendolare di Busto: «Vi spiego perché protestiamo a Cadorna. Pazienza finita»

trenitalia regione pendolari

BUSTO ARSIZIO – I pendolari protestano a Cadorna contro le «condizioni indegne» dei treni lombardi. L’invito lanciato dal coordinamento dei comitati pendolari lombardi e rappresentanti dei viaggiatori è molto semplice: «#ADESSOBASTA! Troviamoci il 26 novembre alle 18:00 presso la stazione di Milano Cadorna per esprimere la nostra delusione per le condizioni indegne del servizio di trasporto ferroviario della Lombardia. I viaggiatori, i comitati e i Rappresentanti dei Viaggiatori in Regione vi invitano a partecipare alla nostra protesta». Un invito che sta ricevendo adesioni da tutti i comitati del nostro territorio, perché quello slogan, “Adesso basta!”, sintetizza in modo chiaro ed inequivocabile lo stato d’animo delle migliaia di pendolari che tutti i giorni hanno a che fare con i disagi del servizio ferroviario lombardo.

busto trenord pendolari protesta

Il pendolare di Busto

Come il bustocco Stefano Marchionna, pendolare sulla tratta RFI tra la stazione “centrale” di Busto e Milano, rappresentante nel comitato pendolari della linea delle Ferrovie dello Stato Gallarate-Milano. Che è rimasto basito dalle rivelazioni del “Fatto Quotidiano”, che ha riportato un dialogo captato tra il segretario regionale della Lega Paolo Grimoldi e il capogruppo al Pirellone Roberto Anelli, in cui quest’ultimo afferma che «l’unica campagna che dobbiamo fare è dire: “Arriveranno i treni nuovi come vi abbiamo detto. Dovete portar pazienza”», riferendosi ai nuovi treni annunciati da Regione Lombardia. «Qui però la pazienza è finita – sostiene il pendolare Marchionna – oggi saremo a Cadorna per protestare contro questa situazione. Loro pensano che basta dire di avere pazienza, noi invece diciamo basta a questa gente non sa neanche come è fatto un treno. A tutti gli inviti a prendere il treno con noi non ci è mai stata neanche data una risposta, ci considerano meno di zero».

Tutti a Cadorna a protestare

E allora è il momento di alzare la voce e di protestare: «Chiedono pazienza per garantirsi la poltrona, mentre noi pendolari su un treno normale la poltrona non riusciamo più a vederla, tanto sono sovraffollati. È questo il paradosso della Lombardia  – l’affondo di Stefano Marchionna –  il collasso di Trenord è avvenuto quando era assessore ai trasporti uno che con le sue promesse elettorali è stato eletto in Parlamento. Ora è impossibile riuscire a riportare la situazione in condizioni decenti, se non con uno stillicidio di soppressioni e cancellazioni, o con treni che vanno a fuoco come qualche giorno fa, perché non si è fatta la programmazione per tempo. Tutti i nodi stanno venendo al pettine, ma la nostra pazienza è finita».

busto trenord pendolari protesta – MALPENSA24