Impennata di vandalismi nei giorni del coronavirus a Lonate. Appello del Comune ai genitori

LONATE POZZOLO – Col coronavirus non c’è niente da fare e i vandali si scatenano contro cartelli stradali, panchine e proprietà comunali. Grazie alle telecamere i responsabili, identificati, saranno chiamati a risarcire i danni provocati. Ma l’amministrazione rivolge un «appello ai genitori e al buon senso». Perché troppo spesso i bivacchi dei gruppi di ragazzi nei parchi, nei giorni “blindati” per l’emergenza, finiscono per avere come effetti collaterali i danneggiamenti.

Aumentano gli atti vandalici

Sono «giorni difficili per tutti», blindati per l’emergenza coronavirus, ma quello che sta succedendo a Lonate va al di là di ogni giustificazione possibile. «Stiamo purtroppo notando un aumento degli atti vandalici ai danni della segnaletica e delle proprietà comunali – fa sapere l’assessore ai lavori pubblici Luca Perencin – il riscontro è immediato ed è visibile dal numero di casi in cui siamo chiamati ad intervenire per mettere in sicurezza pali, panchine, giochi dei parchi ed altri arredi urbani danneggiati dai comportamenti irresponsabili di alcune persone». Chi sono i responsabili? Un sospetto c’è, perché in questi giorni, nonostante le indicazioni e gli inviti a restare a casa il più possibile, ci sono «gruppi di persone, prevalentemente ragazzi, che stazionano in modo quasi permanente nei parchi e in altre zone del paese».

Telecamere? Non bastano

«La soluzione, come alcuni pensano, non sono le telecamere; o meglio, le telecamere aiutano, e sono presenti, ma non risolvono un problema di sensibilizzazione che deve partire dalle famiglie – ragiona l’assessore Perencin – solo con comportamenti coscienziosi, nostri e dei nostri ragazzi, possiamo uscire da questa situazione difficile; facciamo appello quindi al senso di responsabilità di tutti i cittadini, fermo restando che i responsabili che sono già stati identificati verranno presto chiamati a rispondere delle loro azioni e a risarcire i danni». L’invito rivolto dall’amministrazione lonatese è quindi alla «responsabilizzazione» dei ragazzi: «Diamo loro prova di maturità, rendendoli consapevoli del tempo che stanno vivendo, che non deve essere tempo perso, ma di riflessione e crescita». In aggiunta all’invito, sempre valido, a «segnalare questi comportamenti alla Polizia Locale e ai Carabinieri, unici organi preposti alla tutela dell’ordine pubblico».

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