Gli imprenditori della zona industriale di Busto: “Qui manca tutto”

Zona industriale disagi

BUSTO ARSIZIO – Duemila dipendenti, 140 imprese e zero servizi. Insomma, numeri alla mano, la zona industriale di Busto, è grande quanto un paese, ma non può contare su alcuna comodità. Monta la protesta degli imprenditori nella zona industriale di Sacconago, stanchi di dover attendere da più di trent’anni un ristorante, una banca, un servizio, postale, un benzinaio, la fermata di qualche autobus. E tanto altro. Sempre promessi, mai realizzati. E ora si aggiunge anche la mancata cura del verde, con l’erba che cresce rigogliosa, oscura gli incroci e minaccia la sicurezza stradale. Questa è la situazione, tanto che anche Confartigianato è intervenuta. E lo ha fatto con un eloquente video che ha fatto il giro dei Social.
I problemi in zona industriale, si sa, sono tanti. Gli imprenditori lamentano l’assenza di un ristorante ad esempio. Indispensabile non solo per chi lavora in zona, ma anche per portare clienti, e fornitori senza dover raggiungere sempre il centro città. Stesso discorso per quanto riguarda lo sportello bancario: poter contare di averne uno nella zona produttiva sarebbe comodo e farebbe risparmiare molto tempo.

Più di duemila dipendenti, 140 imprese e zero servizi

Tra i servizi di cui più si sente la mancanza c’è sicuramente quello della ristorazione per le oltre 2 mila persone che lavorano nelle aziende. Da anni si parla della necessità di realizzare un ristorante al servizio della zona industriale. Tempo fa l’idea era quella una mensa che potesse servire anche le scuole cittadine. Tutto è finito nel dimenticatoio. Probabilmente anche per i costi che avrebbero dovuto accollarsi le imprese. Mancano anche i collegamenti autobus. Un’imprenditrice, infatti, racconta che ci sono stati persone che non avendo un mezzo proprio per raggiungere la zona industriale ha dovuto rinunciare al posto di lavoro.

Serve più decoro

Anche l’immagine che la zona industriale dà di sé non è certo il massimo: difficile da raggiungere una volta usciti dall’autostrada e abbandonata a se stesso con l’erba che cresce ovunque. Ai clienti, che spesso vengono anche da fuori città, il biglietto da visita lascia parecchio a desiderare.  «Il problema riguarda anche i servizi pubblici, la cura del verde e i trasporti – afferma l’imprenditore Giorgio Ghisolfo – Mancano fermate di autobus e i problemi coinvolgono anche i camionisti dei tir costretti a percorrere strade strette e non segnalate. Non è semplice fornire indicazioni stradali a un camion che esce dall’autostrada e s’immette nelle vie di Busto zeppe di divieti che lo costringono a giri pazzeschi». E poi la cura del verde, problema sottolineato da tutti gli industriali della zona, che lamentano una scarsa manutenzione con piante che oscurano gli stop agli incroci. A questo va aggiunto che il quartiere è molto frequentato anche da podisti, i quali sono costretti a sgambettare in mezzo alla strada perché i controviali sono tenuti male e il fondo stradale è poco affidabile. Così per evitare infortuni “invadono” le carreggiate  a loro rischio e pericolo.

 

imprenditori zona busto – MALPENSA 24