SOLBIATE OLONA – Melis “tira dritto”. Il ricorso al Tar non fermerà l’apertura della nuova farmacia all’Iper. Si può riassumere così la pronta risposta del sindaco Luigi Melis. E a spiegare i motivi per cui l’amministrazione non ha nulla da temere è lo stesso primo cittadino. «La norma alla quale fa riferimento il ricorso è stata pienamente rispettata», afferma Melis.
L’arrivo di una nuova farmacia all’Iper è stato annunciato da tempo. E fin dal primo momento tra i farmacisti di tutta la Valle Olona, ma anche di Busto, non sono mancati preoccupazioni e dubbi. La nuova farmacia, infatti, aprirà all’interno del centro commerciale Iper. Un punto davvero strategico, poiché seppur decentrato rispetto al centro di Solbiate e di altri paesi limitrofi, garantisce un notevole passaggio di potenziali clienti.
E proprio questa caratteristica ultra favorevole della location ha sollevato la preoccupazione di quelle farmacie che da anni aprono nei paesi e che non hanno alcuna possibilità di incrementare il passaggio della potenziale clientela. Ma il ricorso, è bene ricordarlo, non è stato fatto direttamente contro la nuova apertura, bensì sulla scelta gestionale.
Il decreto Monti a cui fa riferimento l’appello al tribunale amministrativo e portato avanti dalla farmacista di Solbiate insieme ad almeno altri 15 farmacisti della zona, parla chiaro. In caso di apertura in deroga, ovvero nel caso della farmacia dell’Iper, la gestione del punto vendita dovrebbe essere condotta direttamente dal Comune. Mentre nel caso specifico l’attività sarà condotta dalla Saronno servizi, l’ex municipalizzata con la quale l’amministrazione Melis ha stipulato una convenzione. «Ma è qui che sta l’errore di chi ha fatto ricorso», spiega il sindaco. «Il comune – prosegue – è socio della Saronno servizi e quindi è evidente che si tratta di gestione diretta». Non solo. Sempre Melis rintuzza anche quella parte di ricorso in cui si fa riferimento al fatto che la società che gestisce tale attività, dovrebbe occuparsi solo di farmacie. «E la Saronno servizi che già gestisce altre farmacie è “in regola” anche sotto questo profilo».
Insomma a oggi la situazione è questa: da un lato ci sono le farmacie “sul piede di guerra” e dall’altro c’è il sindaco che da tempo ha spiegato la finalità dell’operazione. «Dare un servizio in più alla gente e linfa alle casse comunali», questo dice Melis. E resta anche un ricorso al Tar del quale, al momento non c’è sentenza e rispetto al quale il sindaco sembra non dare troppo peso, poiché certo della correttezza dell’iter adottato, ha già annunciato l’inizio dei lavori e la data di apertura.