Un ricorso al Tar contro l’apertura della Farmacia all’Iper di Solbiate

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SOLBIATE OLONA – C’è grande preoccupazione tra i farmacisti della Valle Olona. Ma anche un ricorso al Tar legato all’apertura della nuova farmacia comunale all’Iper di Solbiate Olona.

Sono da poco iniziati i lavori nei locali che dovrebbero ospitare la nuova farmacia all’interno del centro commerciale. E c’è anche una data di apertura, fissata nei giorni di dicembre dal sindaco Luigi Melis. Ma c’è anche un inghippo. Non tanto legato all’apertura, quanto a quella che sarà la gestione  della farmacia. Ma andiamo con ordine.

A imporre uno stop alla volontà del primo cittadino di incrementare i servizi ai cittadini potrebbe arrivare una sentenza del Tar.  A promuovere il ricorso contro la nuova apertura è stata la farmacia San Francesco di Solbiate, che da trent’anni apre in paese. «Ma insieme a noi – spiega la farmacista Elena Amadeo – ci sono almeno altri 15 farmacisti della Valle Olona. Tutti preoccupati di questa apertura».

E’ la stessa Amadeo a spiegare il nocciolo del ricorso. Nulla, infatti, vieta di aprire una farmacia, Ma quella dell’Iper rientra tra le così dette aperture in deroga, che riguardano proprio gli aeroporti e i centri commerciali. Il ricorso dunque non è contro l’arrivo della farmacia, bensì riguarda la gestione. Secondo quanto spiegato da Melis, infatti, l’operazione all’Iper è stata reso possibile grazie a un accordo tra Comune e Saronno servizi. E proprio qui starebbe il problema.

Il ricorso fa proprio riferimento alla legge Monti. Una norma che stabilisce che questo tipo di attività dovrebbe prevedere una gestione diretta del Comune. «Esistono già sentenze in altre due regione d’Italia – continua Elena Amadeo – nelle quali si specifica che la società che andrà a gestire una farmacia aperta in deroga dovrà occuparsi di quella e non di altre attività».

Una preoccupazione che non si limita quindi a Solbiate. «Quell’apertura danneggerebbe tutti e non solo noi, che in trent’anni non abbiamo visto aumentare il nostro bacino di utenza», continua la farmacista. «Da Castellanza, a Busto, alla Valle Olona – continua – non possiamo negare i nostri timori. A una delle ultime riunione persino un farmacista di Gallarate ha posto tutta una serie di dubbi e perplessità».

Ma per il momento tutto tace. Non vi è ancora alcuna sentenza, anche se il ricorso pende ormai da qualche anno e i l lavori procederanno spediti.

 

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