Preso il “terrore” del centro di Legnano: è un tunisino autore di rapine e minacce

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LEGNANO – Lo ha intercettato nel primo pomeriggio di oggi, martedì 6 luglio, un equipaggio del Commissariato cittadino della Polizia di Stato. E per lui, destinatario di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Busto Arsizio sulla scorta di attività info/investigativa rappresentata al Pm, sono subito scattate le manette e la detenzione in carcere. Si tratta di un cittadino tunisino di poco meno di 30 anni, irregolare sul territorio nazionale e noto alle forze di polizia. È gravemente indiziato di una serie di reati che hanno turbato il centro di Legnano nel periodo tra il 24 maggio e il 15 giugno scorsi.

Numerosi colpi in negozi e ai passanti del centro

Per identificarlo, l’ufficio investigativo e quello di controllo del territorio della polizia hanno collaborato per ricostruire il quadro probatorio, raccogliendo le denunce delle parti lese e le indicazioni delle persone informate sui fatti. All’uomo vengono contestate rapine ai danni di commessi di alcuni esercizi pubblici, il danneggiamento delle vetrine di una pizzeria, rapine di smartphone ai danni di passanti, minacce aggravate compiute con oggetti atti ad offendere all’indirizzo di chi osava resistere e pure la ricettazione di un’auto rubata. Un vero protagonista in negativo, insomma, della situazione di insicurezza creatasi in pochi giorni nel pieno centro città, assurta a tema di dibattito politico in Consiglio comunale.

In esito al provvedimento cautelare emesso nei confronti dell’immigrato nordafricano, gli agenti guidati dal dirigente del Commissariato, Umberto D’Auria, si sono subito attivati per ricercarlo proprio al fine, come osservano in via Gilardelli, di «neutralizzarne la pericolosità».

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