Vanzaghello presto con un solo medico di base (su 4). Gatti sollecita soluzioni da Ats

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VANZAGHELLO – «Sono a segnalare con carattere d’urgenza il problema che purtroppo si ripresenta in merito ai Mmg (medici di medicina generale, ndr) per il comune cli Vanzaghello, dove la situazione, già abbastanza complessa negli ultimi mesi, rischia cli diventare ancora più critica, visto l’imminente pensionamento del dottor Rotta». Comincia così la lettera che il sindaco di Vanzaghello, Arconte Gatti (nella foto), ha scritto nei giorni scorsi e reso nota ieri, venerdì 13 agosto, al Dipartimento cure primarie di Ats alla luce del prossimo pensionamento del terzo medico di base (su quattro) del paese.

L’ennesimo sollecito a trovare una soluzione «per la tutela della salute dei cittadini» segue di un mese quello spedito all’inizio di luglio anche al governatore Attilio Fontana e al ministro Roberto Speranza per chiedere «un’attenzione particolare nella gestione della situazione dei medici di base nel comune».

Gatti: «Situazione inaccettabile»

Nell’ultima lettera, Gatti rileva come «nella nostra comunità risulta esserci un solo Mmg di ruolo, condizione di per sé inaccettabile visto il numero cli persone che potrebbero trovarsi, già nei prossimi giorni, privi dell’assistenza sanitaria continuativa. Ormai da circa due anni la nostra comunità ha assistito all’avvicendamento di tre Mmg. Tengo a precisare quale nota positiva – prosegue il primo cittadino – che i giovani medici supplenti stanno svolgendo con grande professionalità e piena soddisfazione il loro ruolo, nonostante le notevoli difficoltà accentuate dalla pandemia, ma sul loro futuro rimane sempre l’incognita della non titolarità».

«Sostituti bravi ma discontinui»

Il sindaco torna quindi a definire «fondamentale, per il bene e la tutela della salute dei nostri cittadini, la garanzia che si insedi quanto prima nel nostro comune un Mmg titolare, così da fornire una continuità del servizio svolto fino ad oggi, a garanzia e rassicurazione soprattutto delle fasce più deboli e di coloro i quali necessitano di costanti prestazioni, che solo attraverso il rapporto fiduciario con il medico curante possono essere garantite» e si conferma disponibile «per qualsiasi esigenza e necessità». Arriverà stavolta la tanto agognata risposta?

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