Sicurezza, Caruso: «Gli agenti nei quartieri ci sono già da 5 anni»

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GALLARATE – «Nel 2016 sono state istituite le pattuglie di quartiere, che offrono servizio su due turni, con presenza fissa per 2 ore a turno». Così Francesca Caruso (Fratelli d’Italia), vicesindaco con delega alla Sicurezza di Gallarate, in merito alla proposta della candidata sindaco del centrosinistra Margherita Silvestrini di istituire la figura dell’agente di prossimità.

La polizia locale nei quartieri

Di fatto, a Gallarate esiste già. Spiega Caruso: «Nel 2018 è stato attivato un servizio di prossimità rionale, effettuato settimanalmente dove gli agenti di polizia locale sono presenti nelle piazze principali dei rioni e durante l’intera giornata per la raccolta di osservazioni, segnalazioni, ma anche suggerimenti da parte dei cittadini. A partire dal 2019, due agenti appiedati sono presenti anche nel centro cittadino durante tutta la giornata».
Lo scorso anno sono state istituite pattuglie con presenza fissa nei turni di servizio ed è stato acquistato un nuovo mezzo speciale attrezzato, utilizzato come Ufficio mobile per assicurare una presenza ancora più forte.

Collaborazione con le forze dell’ordine

La vicesindaco risponde in merito anche alla necessità di un maggiore coordinamento con le altre forze dell’ordine, ricordando che per permettere una maggiore tempestività di intervento e risoluzione delle indagini, nel 2018, la Centrale operativa della polizia locale di Gallarate è stata integrata con il commissariato di Polizia e la caserma dei carabinieri. «Inoltre, la Centrale è collegata con le videocamere del sistema di sorveglianza e attiva dalle 7 alle 24, tutti i giorni. In estate e nei fine settimana, il servizio viene esteso fino alle 2».
Da maggio 2020 è stato implementato anche un progetto regionale sperimentale di interscambio operativo tra i corpi di polizia locale appartenenti ai quattro Comuni principali della Provincia: Varese, Busto Arsizio, Gallarate e Saronno. L’accordo è finanziato da Regione e favorisce il mutuo sostegno e la collaborazione con pattuglie miste, in occasione di eventi e su siti particolarmente critici, come per esempio sagre e fiere o per servizi speciali in stazione e nel centro storico».

Più telecamere

Infine, le telecamere, perché sul capitolo Sicurezza il centrodestra è convinto di aver lavorato proficuamente  non teme confronti con gli avversari in campagna elettorale.
Caruso rammenta che nel 2017-’18, il Comune ha partecipato al Bando Regionale Lumen che prevede, oltre agli interventi di riqualificazione dell’illuminazione pubblica, anche la diffusione dei sistemi di videosorveglianza con il posizionamento di altre postazioni. «Inoltre l’Amministrazione comunale ha ottenuto il finanziamento di 3 bandi — due regionali e uno ministeriale – per un valore complessivo di 180.000 euro che hanno permesso la sostituzione di 36 telecamere di videosorveglianza obsolete e di tutti gli apparati radio wireless e l’installazione di 7 telecamere in 3 nuovi siti non presidiati (uno in stazione e due nel centro storico)». Attualmente sul territorio sono presenti ben 144 telecamere con un aumento di 40 postazioni rispetto al 2015.

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