SESTO CALENDE – Il 9 dicembre dello scorso anno un devastante incendio distrusse la collina di Oriano. Otto mesi dopo la Procura della Repubblica di Busto Arsizio ha chiuso le indagini, rinviando a giudizio il presunto responsabile. Si tratta di M.D.L., trentenne residente in zona. Per lui l’ipotesi di reato è di incendio boschivo colposo aggravato dal danno a un ambiente protetto.
L’incendio
Le fiamme interessarono un bosco di pregio tra il Poggio di Oriano e il Monte della Croce di Lentate. Per spegnere il rogo furono utilizzati persino i mezzi aerei e arrivarono decine tra vigili del fuoco e volontari del Parco del Ticino, impegnati per quasi due giorni a causa del forte vento che non dava tregua. Alcuni residenti della zona furono costretti ad abbandonare le loro case perché il fuoco arrivò a lambire le loro proprietà.
Le indagini
Le indagini, svolte dall’Aliquota reati contro l’ambiente e la salute della Procura di Busto con la polizia locale di Sesto Calende, hanno consentito di risalire al responsabile. Si tratta di un appassionato di trial. Fu proprio la sua moto a prendere fuoco, a causa di un guasto meccanico, innescando il rogo. Non soltanto l’accesso al bosco con mezzi motorizzati è assolutamente vietato, ma l’uomo lanciò la sua Yamaha verso la riva dell’area verde, alimentando ulteriormente le fiamme. Durante le indagini si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma fu proprio lui a lanciare l’allarme al 112 chiedendo l’intervento dei vigili del fuoco. In quella telefonata, acquisita agli atti, il trentenne descrisse la dinamica dei fatti e ammise le proprie responsabilità.