Incontenibile Pechino

REPORTAGE | Fra passato, presente e futuro, un viaggio nel cuore della Cina

Antiche tradizioni si fondono con la modernità (foto di Maria Teresa Martínez -Pixabay)

di Ivan Burroni

E’ una metropoli che sfugge a qualsivoglia tentativo di comprensione sintetica, logica, razionale. Pechino, o Beijing, cioè quella che per i cinesi è molto semplicemente la Città del nord, è complessa e spesso inafferrabile, specialmente per un osservatore non cinese. Non soltanto per le dimensioni, che raggiungono cifre da primato, con una superficie dell’area metropolitana pari a quella dell’intero Lazio ed una popolazione complessiva di quasi 20 milioni di abitanti. L’intricata trama urbana è figlia di una storia plurisecolare che attraversa dinastie, conquiste, saccheggi, mutamenti culturali, scoperte scientifiche, incontri e scontri tra civiltà, nei quali Pechino è quasi sempre stata una città centrale, sia politicamente che culturalmente. Il perdurare nel tempo della centralità di Pechino spiega, almeno in parte, la molteplicità che s’incontra viaggiando per i quartieri della città, sia da un punto di vista sociale, sia da un punto di vista architettonico.

Pechino (foto di Jeremy Zhu -Pixabay)

La complessità sociale

L’enorme complessità sociale deriva da decine di secoli in cui migliaia e migliaia d’impronte culturali si sono sedimentate e stratificate nella città, dando forma ad un intricato e cangiante canovaccio di tradizioni, identità, credenze, discendenze, genealogie e appartenenze etniche differenti. Flussi migratori imponenti hanno attratto popolazioni diversissime dentro il suo grande grembo, trasformando così Pechino in un coacervo di tradizioni, storie, biografie, tutte quante rigidamente incapsulate in un’identità cinese sempre più forte e pervasiva.

Passato e futuro

Architettonicamente parlando, Pechino è una kermesse di diversità altrettanto spettacolari. Il lascito dei vari periodi d’oro della città si fonde con una contemporaneità completamente rivolta al futuro. Edifici antichi sorgono al fianco di monumentali grattacieli, simbolo di una vitalità economica che non ha uguali nel mondo. Girando per i quartieri storici di Pechino, perdendosi nell’intricato sottobosco degli hutong, gli stretti vicoli pechinesi, tra ideogrammi, luci colorate, risciò e case tradizionali, con imponenti opere ingegneristiche dal design postmoderno che sorgono qua e là come golem, si ha un po’ come la sensazione di smarrirsi all’interno di un grande vulcano in eruzione. Si percepisce con forza l’energia che muove quello che, a tutti gli effetti, può essere considerato come uno dei poli urbani più importanti dell’intero globo. E questa sensazione di essere al centro del mondo, in un luogo animato da una linfa vitale fortissima, è amplificata dalla consapevolezza che la visione del futuro della Pechino contemporanea non si regge solamente su un abbacinante ed illusorio sogno di modernità che scimmiotta l’originale d’occidente. La Cina è una delle nazioni più antiche del mondo e l’eco della sua tradizione millenaria sorregge ed accompagna ogni sua spinta verso un percorso di modernizzazione decisamente originale, frutto anche di una profonda consapevolezza dell’imprescindibilità della Cina nel mondo contemporaneo.

Il Palazzo d’Estate (foto di H. Hach – Pixabay)

Un viaggio nella storia

Un viaggio nella Pechino del XXI secolo è un viaggio nella storia, un viaggio tra passato, presente e futuro, con la freccia del tempo non sempre configurata nella direzione che ci si aspetta. Perdersi per Pechino significa anche lasciarsi trasportare in un flusso temporale indeterminato e insospettabilmente anarchico. Linee di confine invisibili dividono i quartieri tradizionali da quelli più moderni, anche se sempre più di frequente è possibile incontrare passato e futuro nello stesso istante, come in un paradosso temporale, ora all’interno di un ristorante tradizionale, dove le antiche etichette si mischiano alle nuove forme di aggregazione giovanile, ora per strada, dove vecchi e nuovi modi di comunicare, di salutarsi, si muoversi, di comprendersi, si fondono per formare nuove sintesi, nuovi rituali, nuovi paradossi.

La grande muraglia cinese (foto di Markus Winkler – Pixabay)

A spasso per Pechino

I classici percorsi turistici pechinesi vertono inesorabilmente sui luoghi simbolo della città, quei luoghi che, per vari motivi, concentrano la storia in un’entità circoscritta, in uno spazio dai confini ben definiti e visibili. La gigantesca piazza Tienanmen, condensato di storia e potenza, è il luogo che ha celebrato la nascita, nel 1949, della Repubblica Popolare Cinese. Al suo interno troviamo il Monumento agli Eroi del Popolo ed il Mausoleo di Mao. La piazza è divenuta anche simbolo tristemente famoso a causa delle proteste di piazza del 1989, in un paese che è la seconda economia mondiale ma che al suo interno vive ancora lacerazioni e disuguaglianze difficili da comprendere agli occhi di un occidentale. Altro simbolo della potenza e della storia cinese è la Città Proibita, patrimonio culturale dell’umanità e antica residenza imperiale, che con le sue 9.999 stanze e un’area edificata di 150mila metri quadrati rappresenta più di ogni altra cosa gli antichi fasti dell’impero cinese, orgoglio di una Cina moderna che ancora oggi ama volgersi indietro per ammirare sé stessa. Altri monumenti ed attrazioni da visitare, molti dei quali sono inseriti nella lista Unesco dei patrimoni mondiali dell’umanità, sono il Tempio del Cielo, il più grande complesso templare presente attualmente in Cina; i Giardini Imperiali, tra i quali il Palazzo d’Estate, il Parco Beihai, il Giardino della Residenza del Principe Gong, lo Yuanmingyuan o Giardino della Perfezione e della Lucentezza. Appena al di fuori della città altri incredibili luoghi da visitare sono la Grande Muraglia Cinese, di cui il tratto di Badaling, quello tra i meglio conservati dell’intera opera, è il più accessibile dalla città, con autobus e collegamenti ferroviari a tutte le ore del giorno, e poi ancora il sito dell’Homo Pekinensis a Zhoukoudian, le meravigliose Tombe Ming o le imponenti Terme Longmai a Xiaotangshan. Al di fuori dei percorsi turistici classici, Pechino offre al visitatore un novero infinito di possibilità, alcune delle quali regalano scorci di una città totalmente immersa nel flusso della modernità. Se il viaggio a Pechino difficilmente può prescindere dai suoi luoghi storici, molti visitatori vorranno immergersi nella vitalità dei nuovi quartieri, progettati da architetti di fama internazionali o sorti spontaneamente come opere d’arte collettive, spesso nati sulle macerie di vecchi quartieri o di zone industriali dismesse. E’ qui che designer, artisti, progettisti e visionari disegnano il futuro della città, creando le forme e le relazioni sulle quali la Pechino di domani si presenterà al mondo intero. Ed è in queste aree vivaci, vitali, giovani e cosmopolite che si concentrano le migliori occasioni per il divertimento e l’incontro con la Pechino pulsante del XXI secolo.