Installati tre defibrillatori a Lonate e nelle frazioni. Rosa: «Ora i corsi»

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LONATE POZZOLO – Era uno degli obiettivi per il 2021 di Lonate Pozzolo. E gran parte della promessa è stata mantenuta già nei primi giorni del nuovo anno: tre dei quattro defibrillatori automatici esterni (Dae) previsti sul territorio sono stati posizionati venerdì scorso, 22 gennaio. I tre strumenti salvavita sono stati installati nella piazza del capoluogo e di Tornavento, mentre a Sant’Antonino è stato collocato nelle vicinanze dell’ufficio postale. Lo rende noto l’amministrazione guidata dal sindaco Nadia Rosa con un messaggio lanciato sui social, in cui si sottolinea «l’importanza di avere a disposizione dei defibrillatori nei luoghi strategici più frequentati dalle persone, per poter intervenire in modo tempestivo e poter in tal modo salvare potenzialmente una vita». Ora verranno anche «organizzati dei corsi per il loro corretto utilizzo e verrà effettuata un’inaugurazione pubblica per presentare il progetto alla cittadinanza e ringraziare personalmente gli sponsor».

Un progetto di tutti

lonate installati tre defibrillatori Il progetto di installare i defibrillatori non è nuovo. Già nel 2019 era stato presentato un piano per il bilancio partecipato, si legge nel post, proprio con l’obiettivo di dotare alcuni punti del territorio dei dispositivi. Progetto che però non era stato votato. Ma nonostante «non fosse tra i progetti vincitori, si è comunque cercato un modo per poterlo realizzare», prosegue. «L’assessorato alle Politiche Sociali e quello allo Sport si sono pertanto subito messi all’opera, ma per via del Covid i lavori avevano subito rallentamenti tali da portarne alla realizzazione solo ora». A posizionare i Dae e a raccogliere i fondi necessari è stata la Italian Medical System. Non meno importante l’intervento dell’amministrazione, «che si è occupata degli allacciamenti e della manodopera», ma anche delle aziende, dei commercianti e degli artigiani del territorio, che «hanno contribuito economicamente al loro acquisto e alla copertura dei costi di manutenzione per i prossimi tre anni». Hanno aderito all’iniziativa quaranta sponsor, «che hanno manifestato sensibilità al tema».

Come funziona un Dae?

«Il Dae è una macchina molto semplice e sicura», si legge nel post del Comune. Che fornisce passo per passo tutti i passaggi: «Applicata a una vittima di arresto cardiaco, il dispositivo è in grado di riconoscere autonomamente se è presente la fibrillazione o la tachicardia ventricolare, e di predisporsi per erogare la scarica elettrica adatta ad interromperla. Per erogare lo shock, però, la macchina richiede che un operatore prema il pulsante specifico. La peculiarità del defibrillatore semi-automatico esterno sta nel fatto che, una volta che è stato collegato al paziente applicando le piastre adesive sul suo torace, è in grado di effettuare in qualche secondo l’analisi dell’attività elettrica del cuore e identificare l’eventuale presenza di fibrillazione o di tachicardia ventricolare. Nel Dae, quest’analisi parte in maniera completamente automatica una volta applicate le piastre sul torace, senza alcun altro intervento di chi sta utilizzando l’apparecchio. Se, e solo se, identifica la fibrillazione o la tachicardia ventricolare, l’apparecchio si carica avvertendo l’operatore con messaggi vocali e visivi che indicano che è opportuno erogare lo shock».

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