Interventi per due miliardi dove c’era Expo. Regia affidata ad Arexpo

arexpo consiglio regionale

MILANO – L’attività centrale di committenza e il coordinamento per la realizzazione del Parco scientifico e tecnologico Milano Innovation District (MIND) saranno affidati alla società Arexpo. Lo stabilisce la legge approvata questa mattina, martedì 17 luglio, in Consiglio regionale con 63 voti a favore e 10 astenuti (il gruppo M5Stelle e il Consigliere Niccolò Carretta dei Lombardia Civici Europeisti): non ha partecipato al voto Viviana Beccalossi (Gruppo Misto).
La legge assegna ad Arexpo S.p.A., in virtù della propria qualità di soggetto proprietario dell’area, l’attività di centrale di committenza per la realizzazione dei progetti di interesse pubblico concernenti l’area che ha ospitato Expo Milano 2015, conferendole le funzioni di coordinamento tra i progetti di sviluppo dell’area a iniziativa pubblica e quelli che saranno realizzati su iniziativa privata. L’obiettivo è quello di mantenere così in modo unitario sotto un unico presidio pubblico il piano di sviluppo dell’intera operazione immobiliare. Lo sviluppo di quest’area prevede un investimento complessivo (tra interventi pubblici e privati) di circa due miliardi di euro e si poggia sul presupposto tecnico ed economico che gli interventi pubblici e privati, con la supervisione di Arexpo, vengano realizzati contestualmente.

Confronto in consiglio regionale

L’Aula del Pirellone ha approvato all’unanimità anche un emendamento presentato dal gruppo M5Stelle che restringe al solo territorio della Città metropolitana di Milano il ruolo di centrale di committenza di Arexpo sugli interventi strettamenti connessi a quelli dell’area interessata. Nella versione originaria del testo tale ruolo era esteso invece all’intero territorio regionale. Via libera con 60 voti favorevoli e 11 astenuti anche a un ordine del giorno presentato dal Partito Democratico che impegna la Giunta regionale ad attivarsi per far sì che la società Arexpo in tutte le fasi della sua attività operi in stretto contatto con l’Anac e a operare affinchè in tutte le fasi di implementazione, assegnazione e realizzazione dei progetti siano coinvolti anche tutti gli altri soggetti (Prefettura, parti sociali, Comune di Milano e Comune di Rho) “deputati a garantire il costante monitoraggio della correttezza delle procedure, della trasparenza di tutte le attività, del costante controllo di legalità di tutti i soggetti impegnati nell’attività di realizzazione dei progetti e delle tutele salariali e assicurative del lavoro”.

Nasce la città della ricerca scientifica

“Con il voto di oggi il Consiglio regionale lombardo -ha sottolineato il relatore del provvedimentoPaolo Franco (Forza Italia) -intende consentire un rapido avvio e perfezionamento delle attività di realizzazione dei progetti dello “Human Technopole” e del Campus scientifico universitario “Science of Citizens” dell’Università Statale di Milano, consapevoli della grande importanza che rivestono e del ruolo strategico che avranno per la crescita del nostro territorio. In questo sito c’è il futuro della nostra Regione”. Al termine del dibattito generale è intervenuto anche il Sottosegretario regionale con delega alla rigenerazione e allo sviluppo dell’area Expo Fabio Altitonante, che ha ricordato come “Arexpo svolge già le funzioni di stazione appaltante e in questo caso specifico è chiamata fornire un supporto concreto all’istituto di tecnologia Human Technopole che è il soggetto capofila del progetto”.

Che cos’è Arexpo

La società Arexpo s.p.a. è stata costituita nel 2011 con lo scopo di acquisire le aree destinate a ospitare l’esposizione universale del 2015, a cui hanno aderito 141 Paesi di tutti i continenti con oltre 21 milioni di visitatori. Oggi la società ha il compito di valorizzare e sviluppare l’intero sito trasformando l’area per dar vita a un parco scientifico e tecnologico di eccellenza a livello internazionale. L’area è di oltre un milione di metri quadrati, già completamente bonificata e infrastrutturata.Arexpo è una società a prevalente capitale pubblico, partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, da Regione Lombardia, dal Comune di Milano e da Fondazione Fiera Milano. Quote minori sono detenute dalla Città Metropolitana di Milano e dal Comune di Rho. L’attuale capitale sociale ammonta a circa 100 milioni di euro.

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