“Io non ho paura”. Donne col cancro al seno nella mostra al Pirellone

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di Angela Bruno

MILANO – Opporsi alla malattia, dire no, non vergognarsene. Sembrano questi i fili conduttori della mostra intitolata, significativamente, ‘Io non ho paura’ allestita nello Spazio Espositivo al piano terra di Palazzo Pirelli: 27 scatti fotografici di grande suggestione e impatto emotivo che raccontano la sfida di altrettante donne davanti alla malattia del cancro.

Il progetto e l’idea alla base della  rassegna sono stati sviluppati in seguito all’incontro tra Francesca Cecconi, dell’Associazione professionale di estetica oncologica (Apeo),  il fotografo Leonardo Perugini autore delle immagini e tante donne in terapia oncologica, fotografate davanti a uno specchio a due vie mentre compiono gesti quotidiani per il proprio benessere e la cura di sé, pur in un momento così critico della propria vita. L’esposizione è aperta al pubblico, con ingresso libero, fino a giovedì 5 marzo dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30 e il venerdì dalle  9.30 alle 13.

“Questa mostra è un’ulteriore testimonianza concreta del grande cuore della Lombardia, il volontariato è una straordinaria risorsa di questa regione e non finiremo mai di ringraziare abbastanza le associazioni e le persone che mettono in campo idee nuove e le coltivano con grande passione e dedizione quotidiana. La volontà di non arrendersi mai e la disponibilità a lottare che animano tante donne nella loro battaglia contro il cancro, in questi scatti fotografici è evidenziata e rappresentata in modo straordinario, suscitando in ciascuno di noi motivi di profonda riflessione su come, accanto ai progressi della scienza e della ricerca, anche la componente psicologica sia altrettanto importante per contrastare lo sviluppo della malattia”, sottolinea il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi.

“Promuovere questa mostra in Regione è stato per me naturale – spiega la consigliera lombarda Elisabetta Strada che ha portato avanti l’iniziativa con Apeo – soprattutto in considerazione del mio impegno costante per la valorizzazione delle breast unit, unità del seno,e del benessere psico-fisico delle donne malate di tumore. Sentirsi belle e femminili, in particolare quando si è sottoposte a cure molto pesanti, è parte importante del processo di guarigione e cercherò di sostenere un’estetista oncologica in ogni breast unit”.

“Le donne che hanno posato per questo progetto – rimarca Perugini – sono uscite da questa esperienza rafforzate perché, come diceva lo stesso Veronesi che per primo ha appoggiato la figura dell’estetista oncologica, è più facile togliere il tumore dal corpo che dalla mente”. Gli scatti, insomma, sono testimonianza dell’accettazione di sé unita ad un forte senso di riscossa, come elementi importanti nel processo di cura e guarigione, perché la salute non è certo solo l’assenza di malattia, ma corrisponde anche a uno stato di benessere fisico, psichico e sociale.

L’esposizione è stata allestita proprio all’ingresso di palazzo Pirelli perché possa essere più visitata possibile ed essere anche un volano che stimola nuove energie e permetta di capire come la malattia non sia solo una questione fisica ma anche mentale e che per vincere aiuta molto anche la componente psicologica, che è pezzo vero della cura.

Una breast unit o centro di senologia multidisciplinare è una struttura specializzata nella diagnosi, nella cura e nella riabilitazione psicofisica delle donne con la neoplasia mammaria al seno.  La cura e l’accompagnamento dell’intero percorso di cura sono seguiti da un team di specialisti in senologia, chirurgia plastica, oncologia, radiologia, radioterapia, fisiatria e psicologia. Le donne che si rivolgono a questi centri specializzati hanno il 18% in più di sopravvivenza al tumore al seno rispetto ai centri non specializzati, anche se – in base ai dati ufficiali – solo l’8% delle donne italiane conosce queste strutture.

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