Ivan Basso: «Magica Tre Valli, una corsa speciale tutta vivere»

Ivan Basso ciclismo

VARESE – «E’ molto di più di una corsa. La Tre Valli è un evento che coinvolge tutto il territorio e porta sulle nostre strade tutti i più grandi campioni, perché avere questa gara nel proprio palmares fa la differenza». Anche Ivan Basso è pronto a vivere la Tre Valli che partirà domani, martedì 8 ottobre, da Saronno per arrivare nel cuore di Varese.

Un terno al lotto

«Difficile fare un pronostico – spiega Basso – La Tre Valli è una corsa molto particolare. Unica direi, capace di regalare emozioni e sorprese. In gara ci saranno tutti grandi campioni del momento, compreso il neo Campione del mondo Mads Pedersen. E il fatto di avere in gara i più grandi corridori è uno dei tanti meriti che hanno Renzo Oldani e la società Binda».

Non è solo una corsa

«La Tre Valli è molto di più una corsa. In gara ci sono i più forti, ha scritto capitoli importanti della storia del ciclismo e negli anni gli organizzatori sono stati bravi a dare una vita a una straordinaria sinergia tra l’aspetto prettamente sportivo, il territorio e la città di Varese. Per questo la Tre Valli è la nostra corsa», afferma Ivan Basso. Che aggiunge: «Basta pensare che domani, martedì 8 ottobre, ci saranno scuole che modificheranno l’orario delle lezioni. E questo credo che non debba essere considerata la perdita di qualcosa per gli alunni, ma un valore aggiunto per tutti i piccoli che vivranno questa bella giornata di ciclismo, di sport e di grandi emozioni».

E a proposito di emozioni e di bambini Basso rivela un aneddoto di quando lui era piccolo e che ben spiega il segno indelebile che giornate come quella di domani possono lasciare nei giovani e nelle persone. «Non era una Tre Valli, ma un Giro d’Italia. Anno 1984, con arrivo di tappa a Gallarate. Ecco, io riuscii a prendere il cappellino di Gianni Bugno e ancora adesso ricordo perfettamente la mia gioia e la mia emozione. E per i bambini domani, a fine corsa, sarà la stessa cosa, perché potranno vedere da vicino i campioni, strappare un autografo, riceve una borraccia. Piccoli gesti che custodiranno per sempre».

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