La cooperativa “Il Ponte” arriva a Busto all’ex Effatà: «Il nostro modello per fare rete»

BUSTO ARSIZIO – Il nuovo inizio del capannone di via Magenta 116/bis a Borsano: dopo la traumatica conclusione della “storia”, durata 23 anni, della cooperativa sociale Effatà, da gennaio gli spazi sono stati messi a disposizione di un’altra cooperativa, “Il Ponte”. Che venerdì scorso, 11 novembre, ha inaugurato ufficialmente la sua nuova sede, la quinta tra le province di Novara e Varese. Con l’ambizione di crescere ancora e radicarsi sul territorio bustocco, facendo rete con le imprese e le realtà del terzo settore. «Formiamo le persone per poterle inserire stabilmente nel mondo del lavoro».

Obiettivo Busto

«Siamo venuti a Busto non per “conquistare”, ma perché vogliamo contribuire con la nostra esperienza e il nostro modello ad affrontare i problemi costruendo una rete» rivela Mauro Fanchini, direttore generale della Cooperativa “Il Ponte”, cooperativa sociale di tipo B che si occupa di inserimento lavorativo di persone diversamente abili e persone in condizioni di svantaggio sociale. «La nostra idea è di concepire la cooperativa non più come luogo di transito, ma di preparazione e formazione, per consentire a chi viene da noi di poter entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro – annuncia Fanchini – e passando dal bisogno al desiderio, per anticipare l’emergenza. Con l’utopia che un giorno non ci sia più bisogno della cooperativa».

La nuova sede

Sono già 17 le persone, tra disabili, svantaggiati e normodotati, che lavorano nel capannone di via Magenta, sotto la supervisione del responsabile Cristian Pedroli. «Ma prima di aprirlo ufficialmente alla città e alle istituzioni volevamo che fosse tutto perfettamente in ordine – fa sapere il direttore generale della Cooperativa – dopo essere entrati in contatto con Effatà, abbiamo deciso di subentrare a loro, ampliando gli spazi e sistemando il capannone, grazie al supporto della proprietà, la famiglia Fumagalli». L’obiettivo dichiarato che si pone “Il Ponte”, e che ha spiegato ad amministratori locali, responsabili dei servizi sociali, imprenditori e realtà del terzo settore nella giornata di Open Day in via Magenta è di «creare a Busto una realtà di eccellenza – sottolinea Mauro Fanchini – anche il luogo esprime quello che vogliamo essere».

I numeri

I numeri dell’attività della Cooperativa “Il Ponte” lasciano ben sperare che la “missione” di Busto Arsizio possa avere successo. Dal 2011 ad oggi sono state 382 le persone inserite, con ben 345 nuovi ingressi. Di cui quasi la metà (il 49%) disabili e circa un quarto (il 23%) in condizione di svantaggio sociale. L’impennata è stata negli ultimi due anni, quando “Il Ponte” ha aperto le nuove sedi di Golasecca (2020), Borgomanero e Quarona (2021), prima di sbarcare a Busto Arsizio.

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