La cultura e un Fondo Povertà i nuovi strumenti per far ripartire l’Alto Milanese

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LEGNANO – Il consiglio di amministrazione della Fondazione Comunitaria del Ticino Olona onlus ha approvato, nella sua ultima seduta, il nuovo bando “Arte, Cultura e Ambiente”. «Dopo aver speso questa gran parte del 2020 – sottolinea il presidente della Fondazione, Salvatore Forte – a supportare la lotta alla pandemia, con più di 450.000 euro messi a disposizione della comunità locale, era giusto ripartire per rilanciare un settore molto colpito e uscito sofferente dal periodo del lockdown dando così slancio anche all’economia locale. Con la pubblicazione del nuovo e ultimo bando di quest’anno, rientriamo in una sorta di normalità: una normalità comunque diversa dal tempo anteriore al lockdown e che in qualche modo sta diventando irreversibile. Viviamo una fase di transizione ed è difficile immaginare quale società ci aspetti. Speriamo che, nel suo piccolo, anche questo bando possa aiutare il viaggio verso il nuovo».

Dalla Fondazione Ticino Olona 150.000 euro

La sensibilità all’arte, alla cultura e all’ambiente è sempre stato uno dei tratti distintivi della Fondazione Ticino Olona, convinta che la cultura crei lavoro e serva ad aiutare l’economia generale. La sensibilità si definisce ulteriormente se si pensa che fra gli scopi della Fondazione rientra l’accesso alla cultura per tutti, in particolare le persone più fragili e i territori marginali. Tre le novità del bando di quest’anno: il budget complessivo, nonostante il momento difficile, è aumentato del 50% passando dai 100.000 euro dello scorso anno a 150.000, grazie ad alcune economie di scala degli anni scorsi; in via del tutto eccezionale, per il corrente anno le spese sostenute anteriormente alla data di pubblicazione del bando potranno essere riconosciute purché il progetto sia ancora in essere alla data di pubblicazione degli esiti (entro il 18 dicembre); la richiesta di contributo va presentata esclusivamente via e-mail all’indirizzo indicato nel bando entro il 25 novembre. Il bando completo e il relativo formulario sono consultabili e scaricabili dal sito della Fondazione.

Al lavoro sul nuovo fondo territoriale

La Fondazione ha poi iniziato l’iter per l’attivazione di un Fondo territoriale di contrasto alla povertà (Fondo Povertà) che si inserisce nell’ambito del programma “Contrastare l’aggravio della povertà” di Fondazione Cariplo, programma che coinvolgerà l’intero territorio lombardo più le province di Novare e del VCO e che vedrà la collaborazione anche della Fondazione Peppino Vismara. Il Fondo mira a stimolare una forte attenzione al fenomeno della povertà, sostenere interventi di contrasto alla povertà e mobilitare al dono. «In questa fase – spiega ancora Forte – stiamo contattando i principali stakeholder, dai Piani di Zona presenti sul territorio a tutti gli attori pubblici e privati che si occupano del contrasto alle fragilità, al disagio sociale, alla povertà in senso lato, senza i quali nessuna operazione in questo settore potrebbe avere successo».

Il Forum del Terzo Settore salute Radice sindaco

legnano fondazione ticinoolona forum terzosettoreIl Forum del Terzo Settore dell’Alto Milanese si unisce al volontariato e all’associazionismo legnanese nel salutare «con soddisfazione» l’elezione di Lorenzo Radice a sindaco di Legnano. «Condividiamo con Lorenzo – osserva il portavoce del Forum, Alberto Fedeli (nella foto sopra, a fianco dello stesso Radice e con altri rappresentanti del Forum) – una storia di amicizia e impegno comune nel mondo del terzo settore, ricordando anche il suo fondamentale contributo nella costituzione del Forum stesso. Il punto centrale della sua proposta, che ha ripetuto costantemente, è “governare con la comunità”. Siamo sicuri che questo da slogan diventerà nuova prassi amministrativa, portando Legnano a riconoscere il ruolo fondamentale di tutto il terzo settore, nel programmare e progettare insieme gli interventi e servizi alla persona, realizzando quel welfare generativo e di comunità che è obiettivo nostro e del nuovo sindaco. Auspichiamo infine – conclude Fedeli – che Legnano recuperi una progettualità di zona, che abbracci tutto l’Alto Milanese, tornando a collaborare pienamente con gli altri comuni e tutti gli attori sociali coinvolti nel Piano di Zona e nell’Azienda sociale So.Le».

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