Varese, Lista Orrigoni con Forza Italia. Boldetti: «Per tutelare la nostra identità»

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VARESE – Civici di centrodestra che non entrano nella compagine senza e bandiere a sostegno del candidato sindaco Matteo Bianchi, ma scelgono di dare forza alla candidatura del deputato leghisti schierandosi all’interno della lista di Forza Italia.

E’ questo il percorso della Lista Orrigoni, rappresentata in consiglio da Luca Boldetti e Valerio Vigoni, che si aggregano al rassemblement moderato liberale forzista. «Abbiamo scelto di confluire nella lista di Forza Italia – dice Luca Boldetti -poiché lì possiamo garantire la nostra identità che in questi cinque anni di consiglio abbiamo consolidato e rafforzato». E conta anche il sostegno di esponenti vicini all’associazione culturale di area Cl “Persone & città“, che fa riferimento all’ex assessore Enrico Angelini (presidente) e a Raffaele Nurra (coordinatore).

Il retroscena di una scelta “obbligata” e ponderata

La Lista civica a sostegno di Matteo Bianchi, “Varese Città Giardino”, fino a qualche settimana, era l’approdo ideale del gruppo consigliare che porta ancora il nome di Paolo Orrigoni sindaco. Tanto che il ruolo di coordinatore e capolista sarebbe stato affidato al giovane consigliere comunale Luca Boldetti.

Ma la politica sempre più liquida ha scompaginato quello che a tutti appariva una naturale certezza. La decisione degli ex Udc (ma anche ex Lista Civica ed ex Italia Viva) di staccarsi dal gruppo di Stefano Malerba (che sta con Davide Galimberti e il centrosinistra) e scendere in campo per Bianchi, ha minato il percorso delineato della civica di centrodestra marchiata Paolo Orrigoni. Che ora trova spazio sotto il tetto di Forza Italia.

Questo perché Varese Città Giardino è diventata il contenitore in cui far confluire gli uomini che fanno riferimento a Cristian Campiotti e Mauro Morello e al deus ex machina Lorenzo Airoldi. Ovvero coloro, o meglio una parte di coloro, che cinque anni fa hanno sbarrato la strada a Paolo Orrigoni e spalancato le porte di Palazzo Estense a Davide Galimberti. Insomma gli uomini di mister Tigros avrebbero fatto davvero fatica a coesistere con gli ex Udc. E gli orrigoniani, dicono di non poter stare con chi ha voltato le spalle al nostro ex candidato sindaco.

Inoltre, la lista civica quella a sostegno di Bianchi si prepara, secondo i ben informati, a imbarcare anche il gruppo di ex forzisti che fanno riferimento ad Agorà e a Roberto Puricelli e Ciro Calemme. Gruppo con storie politiche, oggi civiche, differenti e che il coordinatore designato Giacomo Tamborini dovrà lavorare per assemblare e far coesistere.

I temi

A illustrare i pilastri programmatici del gruppo che verranno sottoposti a Matteo Bianchi e alla coalizione sono stati, oltre a Luca Boldetti, Enrico Angelini e Raffaele Nurra che fanno riferimento all’associazione “Persone & città”.

«Temi – hanno spiegato – che ci stanno a cuore. I giovani, ma anche il sociale, la cultura e la scuola. Argomenti sui quali abbiamo sempre portato avanti in questo mandato amministrativo dai banchi dell’opposizione. E lavoreremo per realizzare un polo dedicato alle start up, poiché bisogna a pensare alla Varese del domani. Un progetto che sappia da un lato dare impulso allo sviluppo tecnologico e al contempo essere attrattivo per i giovani come punto di socialità e di incontro»

Per la famiglie «proponiamo di rivedere e ridurre la Tari per i nuclei in difficoltà, ma anche per le giovani coppie, che decidono di venire a venire in città. Un’azione che vuole contribuire a invertire il trend negativo della scarsa natalità. Varese deve affrontare anche questo tema: la perdita di giovani famiglie e l’aumento dell’età media della società».

Non ci sono Nido di serie B

Sugli asili nido, argomento sul quale si è scatenata una guerra: «Noi come Lista Orrigoni dal 2017 chiediamo di introdurre la gratuità. Hanno deciso di farlo adesso sotto elezioni. Siamo felici, ma non possiamo sottolineare la tempistica elettorale della scelta. Ricordando che però questa amministrazione si è ricordata solo dei nidi comunali, quando ci sono molti piccoli varesin che frequentano anche i privati».

Due le cabine di regia: una per gestire bandi e ricerca di fondi, «poiché senza attrarre queste risorse diventa sempre più complesso mettere in campo progetti importanti e utili a dare impulso alla ripresa di cui tutti da mesi ormai parliamo» e l’altra per i Servizi alla persona, per non lasciare indietro nessuno».