«La lotta al riscaldamento globale passa anche da Busto»: la sfida di Europa Verde

BUSTO ARSIZIO – I Verdi in campo con il centrosinistra unito per la svolta green di Busto. «Il riscaldamento globale è da fermare – sostiene il coordinatore cittadino di Europa Verde Andrea Barcucci – servono azioni conseguenti per contenerlo, a cominciare dalla città, in termini di sensibilizzazione e politiche attive. Più verde, più trasporto pubblico, meno emissioni, meno consumo di suolo, meno gentrificazione (il fenomeno per cui la riqualificazione urbana fa aumentare gli affitti delle case, ndr)».

La sfida dei Verdi

«Il nostro obiettivo – spiega Andrea Barcucci, figura storica dell’ambientalismo a Busto – è eleggere un consigliere e arrivare con il nostro candidato Maurizio Maggioni al ballottaggio, confidando che Busto scelga il cambiamento. L’alternanza è il sale della democrazia e il fondamento di un’amministrazione più libera ed efficiente. Stavolta ci sono le premesse per cambiare, non dimentichiamo che siamo usciti da inchieste come Mensa dei Poveri che hanno toccato direttamente anche la nostra città». In campo c’è «una lista nuova, con competenze varie», in cui hanno trovato spazio «tanti candidati giovani e professionisti qualificati», in cui, come rimarca Massimiliano Balestrero, co-portavoce provinciale insieme a Maurizia Punginelli, «al centro ci sono i bustocchi ma anche persone del territorio che possono mettere in campo le loro professionalità specifiche nella logica di una città che deve avere un ruolo di guida su un territorio più ampio».

Le proposte per il programma

Entrando nel dettaglio, Barcucci spiega che tra le proposte di Europa Verde c’è la creazione di «un ufficio casa, che lavori per l’efficientamento delle abitazioni e faccia da tramite per gli affitti, e di un ufficio manutenzione, sul modello dell’assessorato alla quotidianità di Milano», mentre Balestrero ricorda i temi del «censimento del cemento, fondamentale per una vera percezione del mercato degli sfitti», della «città a 15 minuti», della «rigenerazione urbana» nell’ottica dell’«azzeramento del consumo di suolo» e della sanità territoriale, con il no al nuovo ospedale accompagnato dalla proposta di «ammodernare ciò che esiste e individuare un’area da riqualificare invece che consumare suolo vergine».

I candidati

Per centrare questi obiettivi «è fondamentale che il centrosinistra sia unito – ammette Massimiliano Balestrero – non bisogna disperdere le forze in maniera scomposta. Nella coalizione abbiamo ritrovato idee coincidenti e volontà di cambiare». In lista 20 candidati (erano 21, poi Gilberto Rossi si è sfilato all’ultimo momento per candidarsi sindaco a Buscate), molti dei quali professionalmente coinvolti in temi che riguardano l’ambiente. Come Dorelia Lipsa, ricercatrice al Jrc di Ispra dove si occupa di qualità dell’aria, oppure Loris Morgano, insegnante di materie turistiche neo-residente in città e convinto che «Busto possa puntare sull’escursionismo e sulla cultura per attrarre turismo e dare opportunità ai giovani», o ancora Stefano Tomasini, laureato in scienze dell’ambiente all’Insubria e attualmente studente di biotecnologie per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile alla Ca’ Foscari di Venezia, che ricorda ancora i tempi del liceo scientifico con «il trasporto pubblico che a Busto non esiste». In campo anche Stefano Marchionna, “colonna” del comitato No Accam.

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