Barcucci: “Per difendere i tigli di Busto siamo pronti a salire sugli alberi”

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BUSTO ARSIZIO – «Siamo pronti a salire sui tigli, per difendere questi alberi che hanno quasi un secolo, ma anche il viale Duca d’Aosta». Chi parla è Andrea Barcucci, esponente di Legambiente, associazione che insieme ad altre realtà, quali Tiglio Bustocco, il Comitato del quartiere Borri e Audio Porfidio stanno portando avanti la battaglia contro la rotonda della Coop all’incrocio tra il viale e via Mameli. Quella degli ambientalisti, che sulla tematica hanno trovato anche “la spalla” di Audio Porfidio, non può essere ridotta a una campagna prettamente ambientalista, poiché proprio Barcucci spiega che tra i motivi della loro contrarietà vi sono anche ragioni urbanistiche e di identità della città: «Ridurre tutto l’intervento al taglio dei tigli, rispetto al quale ribadisco comunque la mia contrarietà, – spiega Barcucci – sarebbe sbagliato. Qui, infatti, come scritto nell’ultimo volantino apparso in questi giorni, c’è in ballo la vita di queste piante quasi secolari, ma anche la bellezza di tutto il viale alberato. Intervenendo come vuole fare questa amministrazione si andrebbe quindi a stravolgere la conformazione di questa strada». E mentre i giorni dell’apertura del cantiere pare si stiano avvicinando sempre più, anche le contromosse di chi quella rotonda proprio non la vuole potrebbero non tardare. Incontri, uno c’è appena stato settimana scorsa, volantini, informazione alla gente, ma in pentola bolle qualcosa di eclatante: «Non ci arrendiamo e confidiamo che anche all’ultimo l’amministrazione faccia un passo indietro – conclude Barcucci – in ogni caso noi siamo pronti a difendere non solo le nostra idee, ma anche un pezzo di Busto che andrebbe irrimediabilmente perso per sempre. E non escludo che tra le idee che stiamo valutando ci sia anche quella di arrampicarci sui tigli e restare lì a manifestare la nostra posizione».

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