LA RICETTA DEL DOTTORE La parmigiana di verze

di Patrizia Magnani
(Dottoressa della Fondazione Iseni y Nervi Città della Salute)

Un piatto sfizioso che ci permetterà di rendere ancora più speciale il nostro pranzo domenicale. Infatti la verza non è soltanto un ortaggio poco calorico, ma è anche molto saziante.

INGREDIENTI (il numero di porzioni varia in base alle dimensioni della verza):

  • 1 verza
  • 100 g di bitto o fontina (o quello che preferite)
  • 1 l di latte
  • 100 g di burro
  • 100 g di farina
  • 50 g di parmigiano grattugiato

In un pentolino lasciamo fondere il burro a fuoco moderato; uniamo la farina mescolando con la frusta. Quindi versiamo il latte freddo tutto in una volta continuando a mescolare finché inizierà a bollire.
Diminuiamo l’intensità della fiamma e facciamo cuocere per almeno venti minuti coperto e mescolando di tanto in tanto: la besciamella non deve assolutamente “sapere” di farina.
Togliamo dal fuoco e, volendo, insaporiamo con un pizzico di noce moscata oppure di pepe. Se la besciamella fosse troppo soda allunghiamo con un po’ di latte.

Puliamo la verza e sbollentiamo per qualche minuto le foglie.

In una teglia unta sistemiamo un fondo di foglie di verza, sovrapponiamo uno strato di besciamella e formaggio e continuiamo fino ad esaurire gli ingredienti.
Al termine spolveriamo con del parmigiano ed inforniamo a 180° per 30 minuti.

Gratiniamo gli ultimi 5 minuti.

E’ possibile variare a piacimento (e a seconda di quello che avete in frigorifero) i vari strati, ad esempio verza-ragù di lenticchie (a quel punto la chiameremo lasagna di verze), verza-mozzarella, con qualche fiocchetto di gorgonzola e doratura con pangrattato.

PROPRIETÀ BENEFICHE

Molti non sanno che una porzione da 100 g apporta solo 27 kcal. La maggior parte dell’energia è data dai carboidrati, che costituiscono il 6% del peso, mentre le proteine ne formano solo il 2% e la quantità di grassi è quasi assente.

La verza contiene vitamina A, vitamina C, e vitamina K. In più, è ricca di sali minerali come il potassio, il ferro, il fosforo, il calcio e lo zolfo (al quale si deve il suo caratteristico odore durante la cottura), elementi indispensabili per la costituzione di cellule e tessuti e per l’idratazione cutanea.

Molte sono le ricerche che hanno dimostrato che il cavolo verza e gli altri ortaggi della famiglia delle crucifere sono in grado di esercitare un’azione protettiva nei confronti dei tumori. Il merito sarebbe dei cosiddetti isotiocianati, sostanze in grado di stimolare le cellule a produrre alcuni bioenzimi efficaci nel contrastare la degenerazione del DNA, soprattutto a livello di bronchi e polmoni.
E non solo: l’alto contenuto di sostanze antiossiddanti e di sulforafano renderebbe la verza utile nella prevenzione dei tumori dell’apparato digerente.

Tuttavia il consumo di piatti a base di questo ortaggio non è consigliabile a tutti:  è controindicata nei casi di ipotiroidismo perché inibisce l’attività dell’ormone tiroideo; in caso di irritabilità del colon può causare gonfiore, dolori addominali e persino diarrea. Inoltre essendo molto ricca di vitamina K, che ha un effetto anticoagulante, va limitata l’assunzione nelle persone che sono sottoposte a terapia anticoagulante. Infine, gli indoli contenuti nelle foglie possono diminuire l’ efficacia di alcuni analgesici.

ricetta parmigiana verze – MALPENSA24