La sfida politica del nuovo governo

laurenzano sfida politica governo

di Antonio Laurenzano

Cambio di casacca per il governo, dopo il rovinoso boomerang leghista: da gialloverde a giallorosso. Il voto di fiducia delle Camere, in programma lunedi 9 a Montecitorio e martedi 10 a Palazzo Madama, salva la diciottesima legislatura e, al di là dei cromatismi politici e delle bizzarie di potere, ripropone una importante sfida: rilanciare il Paese, la sua economia, la sua affidabilità finanziaria, la sua credibilità europea. Una sfida da vincere nel segno della “discontinuità” rispetto alle promesse e ai proclami, rispetto a illusori contratti di governo, rispetto alla vergognosa sagra dell’effimero. E’ tempo della concretezza d’azione, della certezza dei risultati, delle risposte ai tanti problemi sul tappeto: lavoro, fisco, sanità, insicurezza economica e sociale. E’ l’unica opzione per recuperare il rapporto fiduciario con la gente intercettando il crescente disagio sociale e per legittimare la democrazia rappresentativa azzerando il timore che l’esecutivo dei “non eletti” venga percepito come lontano dal popolo.

laurenzano sfida politica governo
Antonio Laurenzano

Dopo le velenose polemiche e gli “strappi istituzionali” dell’ultimo anno, inizia una nuova stagione politica all’insegna di una comprensibile euforia: i grillini per aver evitato un test elettorale che li avrebbe dimezzati, il PD per aver rovesciato rapporti di forza che sembravano inattaccabili e che minacciavano il lungo esilio della sinistra lontana dalla stanza dei bottoni. Superato l’ottimismo iniziale, archiviate le foto di gruppo con sorrisi e strette di mano, ora è realpolitik per affrontare questioni vecchie e nuove con un profilo di governo di maggiore peso politico. Spetterà al premier Giuseppe Conte, “avvocato del popolo” e “mediatore inter partes” nella precedente esperienza a Palazzo Chigi, svolgere con pienezza di poteri il gravoso incarico di Presidente del Consiglio, senza veti incrociati e condizionamenti di parte, nel rispetto del suo ruolo di garante istituzionale della “unità di indirizzo politico e amministrativo”.

Un passaggio delicato per il futuro di una coalizione governativa nata in soli quindici giorni cancellando in fretta, per necessità partitiche, invettive e accuse reciproche. Un’alleanza politica tutta da verificare sul piano della coesione e delle scelte programmatiche, in presenza di un minor consenso popolare. Il Conte bis deve saper interpretare l’inquietante vuoto politico che è alla base del vento antisistema che soffia impetuoso nel Paese e che alimenta le fughe sovraniste e la demagogia populista. Per la tenuta civile di un Paese, come ha scritto Galli della Loggia, serve la politica, non quella urlata ma quella al servizio della gente, perché è “solo nella politica che una società democratica trova la sua prima e più ovvia auto-rappresentazione”.

E’ questa la risposta da dare a chi sostiene che il nuovo governo “benedetto dall’Unione europea” corre il rischio di alimentare l’idea che i difensori delle istituzioni liberali, le “elite di ottimati”, non tengano abbastanza in considerazione la volontà popolare. In questa ottica l’Italia, dopo essere stata la culla del populismo gialloverde, può diventare l’avamposto europeo contro i sovranismi, un laboratorio della politica europea da esportare nell’Unione per l’affermazione dei principi fondanti dell’europeismo: solidarietà, sviluppo, sussidiarietà. Risolvere cioè in chiave europea i problemi nazionali: crescita economica, immigrazione, sovranità. E’ questa la vera sfida politica che attende il governo giallorosso in un ritrovato spirito di collaborazione con le istituzioni comunitarie per valorizzare l’interdipendenza delle politiche economiche e sociali e per restituire all’Italia, alla vigilia dell’insediamento a Bruxelles della nuova Commissione europea, la centralità storico-politica del suo ruolo. Non sono ammessi compromessi al ribasso.

laurenzano sfida politica governo – MALPENSA24