Lago di Varese, nessuna alterazione a un mese dal via alla balneazione

Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana in occasione del via ai bagni nel Lago di Varese

VARESELo scorso 2 luglio era stata la giornata della festa, con il lago che tornava balneabile dopo 60 anni. Ora, ad un mese esatto dall’avvio della balneazione sperimentale, l’assessorato all’ambiente e clima di Regione Lombardia rende noti i dati del monitoraggio sulla qualità delle acque per la balneabilità del Lago di Varese. Non si sono verificati superamenti dei limiti né variazioni rispetto alla situazione precedente.

Dati invariati

I dati, registrati da Ats Insubria nel mese di luglio, non solo confermano il rispetto di tutti i parametri necessari per la balneabilità, ma mostrano come non ci siano state alterazioni sulla qualità delle acque dovute all’apertura della balneazione rispetto agli standard precedenti. I dati dei campionamenti di giugno e di quelli di luglio (ogni 2 giorni) rimangono per lo più invariati. Si registra solo per la stazione di Varese Schiranna per alcuni campionamenti nei primi 15 giorni di luglio qualche valore più elevato di enterobatteri che rimangono comunque ben al di sotto (2 o 3 volte) del limite normativo. Non si riscontra nessun problema relativo alla presenza di fioriture algali e cianobatteri che presentano valori di 10 volte sotto i limiti. Praticamente nessuna presenza di tossine algali.

Oltre la sperimentazione

«Un fatto positivo nella prospettiva della possibile fruibilità del Lago di Varese anche dopo il periodo sperimentale – commenta il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – la misurazione dei parametri mostra, infatti, che non ci sono state alterazioni. Attendiamo la fine di agosto e speriamo che anche al termine dell’estate, si possa registrare la mancanza di qualunque tipo di alterazione nella qualità delle acque del nostro lago». La balneazione è stata attivata a Varese Schiranna e a Bodio Lomnago fino al 31 agosto in via sperimentale, proprio perché consentirà di impostare nel tempo una balneazione controllata e idonea alle valenze ambientali del lago. «I dati confermano la piena balneabilità delle acque del lago di Varese – afferma l’assessore ad ambiente e clima Raffaele Cattaneo – e nessun impatto negativo dovuto all’apertura della balneazione. I valori restano infatti al di sotto di tutti i limiti normativi, confermando la piena balneabilità del lago. In questo primo mese, tra l’altro, abbiamo colto positivamente il fatto che non ci sia stato un uso indiscriminato della balneazione e quindi nessun ‘effetto Rimini’».

Fosforo e prelievo ipolimnico

L’assessorato all’ambiente e clima fa inoltre presente che, rispetto ad alcune notizie emerse sugli organi di stampa in cui viene citata l’immissione di 14 tonnellate di fosforo nel lago, tale dato rappresenta una stima su dati pregressi, che non tiene conto degli interventi recentemente avviati e neppure della produzione naturale di fosforo il cui valore di fondo è stimato intorno a 30 microgrammi per metro cubo. In particolare, la misura già attivata dell’impianto di prelievo ipolimnico, che agisce per limitare ed eliminare i carichi interni, ha consentito di asportare 4 tonnellate di fosforo all’anno. E il fatto che in 4 anni il lago sia passato dalle oltre 100 a poco più di 50 microgrammi di fosforo è significativo di un impatto positivo del prelievo ipolimnico. Inoltre, la Macroazione A dell’Aqst si occupa proprio degli interventi di risanamento della rete fognaria, per ridurre i carichi esterni. Tali interventi che sono effettuati dalla società Alfa: monitoraggio di circa 1000 km di fognatura, mappatura degli scarichi a lago, anche di quelli abusivi, avvio degli interventi necessari a risolvere le criticità che apportano inquinanti nel lago. Inoltre, l’Aqst ha contribuito con 8 milioni di euro destinati a 20 interventi che saranno completati entro il prossimo anno e a breve esplicheranno i loro effetti.