Stop a bracconaggio ittico e furti sul Lago di Varese: tavolo in Prefettura

VARESE – Un problema che riguarda diversi comuni nell’area intorno al Lago di Varese: il bracconaggio ittico è un tema molto sentito tra i pescatori, dopo i numerosi episodi recenti di furti di reti e motori. L’argomento è stato al centro di un tavolo istituzionale che si è svolto stamattina, martedì 9 agosto, presso la Sala Motta della Prefettura di Varese. Tra gli interventi auspicati dai pescatori controlli più frequenti e coordinati.

La riunione

La questione è stata al centro del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal prefetto di Varese Salvatore Pasquariello. Vi hanno preso parte la Provincia di Varese e i rappresentanti dei comuni rivieraschi, oltre ai vertici delle forze dell’ordine e di Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee) Varese e Società Cooperativa Pescatori Lago di Varese.

Episodi sempre più frequenti

Ad illustrare il problema Giuseppe Zignani in rappresentanza della Fipsas Varese. «Una volta i bracconieri agivano con paura, adesso lo fanno spudoratamente: mettono delle reti lunghe anche un chilometro e sono sempre organizzati, con addirittura dei furgoni refrigerati per portare via il pesce. C’è gente con fucili subacquei, le pinne e le maschere: mancano solo le bombole. Noi facciamo vigilanza con le nostre 14 guardie volontarie non armate, ma bisognerebbe gestire il tutto in maniera più coordinata in modo da avere più risultati». Anche Gianfranco Zanetti, presidente della cooperativa che raggruppa i pescatori, parla di un problema cresciuto in modo esponenziale. «Negli ultimi anni mi sono stati rubati 7 motori e almeno 20mila metri di reti – ha detto – i bracconieri si muovono in gruppo e si creano situazioni pericolose». Quindi ha portato un suggerimento basato sulla sua esperienza personale. «Io sono in giro sul lago da 70 anni e non ho mai avuto un controllo di libretto e assicurazione del motore, bisognerebbe fare più controlli di questo tipo».

Servizi mirati di controllo

«Abbiamo acquisito delle informazioni importanti che ci consentiranno di programmare dei servizi mirati di vigilanza e controllo del territorio – ha commentato al termine della riunione il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello – al fine di prevenire la commissione di reati e garantire una maggiore sicurezza sia a chi lavora sul lago come i pescatori, sia a chi opera in attività che si interfacciano sul lago come la Canottieri e altre strutture che hanno attività economiche e produttive in loco». Per la Provincia è intervenuto il vicepresidente Alberto Barcaro, che ha fatto il punto sulla dotazione di personale dedicato ai controlli: al momento come polizia ittico-venatoria sono in organico 7 agenti, che si devono però occupare anche di altre attività.