Lago Maggiore a nuoto fino a Sesto, sfuma l’impresa da record di Alberto Salvi

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SESTO CALENDE – Si ferma quando il traguardo era ormai lì, a poche bracciate, l’impresa di Alberto Salvi, il nuotatore di Jerago con Orago che lo scorso sabato 3 agosto si è cimentato nell’attraversare a nuoto il lago Maggiore. Per battere il record, Salvi sarebbe dovuto arrivare a Sesto Calende, dove il lago si getta di nuovo nel Ticino, entro le 16.22: il rischio di ipotermia lo ha costretto a fermarsi quando si trovava nei pressi di Angera.

Partenza dalla Svizzera

Con l’intento di battere il record e due minuti dell’americana Jaimie Monahan, realizzato lo scorso anno, Salvi si è tuffato alle 16.22 di sabato nel lago Maggiore da Tenero, in Canton Ticino. L’impresa prevedeva 60 chilometri circa di bracciate no stop, senza potersi poggiare a barche o galleggianti. E senza muta o altro: con solo costume, occhialini e cuffia, e quindi ancora più esposto a correnti e acqua gelata, Salvi ha cominciato la sua traversata con l’intento di battere il record americano: dopo 24 ore era atteso alla sede della canottieri di Sesto Calende.

Sfida contro le correnti

Dopo una notte di bracciate, però, è iniziata una sfida contro le correnti del lago, a partire da Lesa: l’aumento del moto ondoso causato dalla navigazioni delle imbarcazioni ha reso l’arrivo ad Angera più lungo del previsto ed alle 16 la possibilità di arrivare in tempo a Sesto era già sfumata. Al calar della sera, giunto alle porte della città, è ormai alto il rischio di ipotermia, che hanno suggerito a nuotatore e staff di alzare bandiera bianca. Non sono mancati però gli applausi per Salvi, per un’impresa comunque degna di nota: la tentazione è già quella di riprovarci.

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