Laveno Mombello, era ricercato dal 2021: ladro in manette

LAVENO MOMBELLO – Era ricercato dal 2021 per scontare una condanna a più di quattro anni: arrestato nei dintorni di Laveno Mombello un 35enne di Bari. Nell’ambito di un servizio di controllo straordinario del territorio, disposto dal comando provinciale di Varese con l’impiego delle Squadre Cacciatori di Puglia – messe a disposizione della compagnia di Luino – l’uomo è stato individuato e arrestato. Era ricercato quale destinatario di un “provvedimento di esecuzione di pene concorrenti” emesso dall’Ufficio esecuzioni del tribunale di Varese per diversi reati di tipo predatorio, ovvero furti.

La fuga e il rientro

L’uomo, grazie a un’oculata attività informativa della stazione dei carabinieri di Laveno Mombello, era stato segnalato, da fonti confidenziali, come rientrato in territorio nazionale, da cui si era allontanato sin delle prime ricerche delegate dall’Autorità giudiziaria ad altro reparto dell’Arma dipendente dal comando provinciale di Varese e, successivamente, anche alla Polizia di Stato. A conferma dell’allontanamento fuori dal territorio italiano, forse per sfuggire alla misura nel frattempo erogata, vi era anche un’iscrizione all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero.

La dinamica dell’intervento

Individuato dove si trovava il ricercato, grazie all’attività di osservazione a distanza, è stata organizzata una cinturazione del luogo, nell’area extra urbana di Laveno Mombello. Grazie anche al contributo delle Squadre Cacciatori che, tra le proprie prerogative tecnico professionali, annoverano una specifica competenza in tema di ricerca e arresto di c.d. “catturandi”. All’esito delle operazioni, l’ingresso nell’immobile ha permesso di individuare l’uomo. Che, trovata preclusa ogni possibilità di fuga, è stato arrestato e condotto dalla Compagnia di Luino per una certa identificazione, attraverso i riscontri del foto segnalamento, e il successivo trasporto nel carcere di Varese.

Favoreggiamento e spaccio

Nella circostanza è stata anche deferita all’autorità giudiziaria la persona che lo ospitava, una donna di mezza età ritenuta responsabile di favoreggiamento personale per l’agevolazione fornita nell’elusione delle ricerche da parte della polizia giudiziaria e la conseguente sottrazione all’esecuzione della pena. Nell’immobile è stata rinvenuta poi una modica quantità di stupefacente correlata ad una sospetta attività di spaccio da parte dell’arrestato. La posizione degli indagati è naturalmente al vaglio dall’autorità giudiziaria varesina che dovrà esprimersi nel corso del conseguente procedimento penale.

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