Lonate, blitz anti-migranti di Casa Pound in consiglio comunale

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LONATE POZZOLO – Casa Pound fa irruzione in consiglio comunale e costringe il sindaco Nadia Rosa a interrompere la seduta. E’successo ieri sera, 28 settembre, al San Michele. Quindici ragazzi appartenenti alla sezione Basso Varesotto del movimento di estrema destra hanno manifestato in questo modo il loro disappunto contro la mozione che vorrebbe l’adesione da parte del Comune lonatese al sistema dello Sprar, modificato di recente dal decreto sicurezza del governo giallo-verde.

Nè Cas né Sprar

“Né Cas né Sprar”, recita lo striscione srotolato in sala consiliare da CasaPound in aperta opposizione «a un provvedimento che andrebbe a peggiorare una situazione già insostenibile per un Comune costretto ad ospitare sul proprio territorio ben tre Centri di accoglienza straordinari»,  ha dichiarato William Pili, responsabile della sezione, a margine del fuoriprogramma. «CasaPound va dove i cittadini segnalano problemi. Un’amministrazione degna di governare un territorio dovrebbe prima di tutto pensare ad investire risorse per i propri cittadini, non certo alimentare il criminale business dell’immigrazione. Come sempre noi siamo in prima linea quando si tratta di difendere i diritti degli italiani, con buona pace dei professionisti della politica delle poltrone, e faremo tutto quanto in nostro potere per protestare contro questo provvedimento folle ed iniquo».

Seduta sospesa

Il blitz di Casa Pound è durato pochi minuti ma ha generato scompiglio. I manifestanti hanno preso la parola (nonostante il pubblico non abbia diritto di parola) costringendo il sindaco a sospendere la seduta e a chiamare i carabinieri. Le pattuglie sono arrivate in pochissimi istanti ma la situazione era tornata alla normalità, con i militanti di CasaPound che avevano già abbandonato l’aula. La capogruppo di maggioranza Tania Manfredelli ha definito quanto avvenuto «un’irruzione antidemocratica».

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