Lega di Legnano alla riscossa: Fratus libero e nuovo ricorso sul Consiglio comunale

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LEGNANO – L’ex sindaco di Legnano Gianbattista Fratus si è finalmente visto revocare, dopo ripetute richieste dei suoi legali, gli arresti domiciliari dal giudice di Busto Arsizio Daniela Frattini. Dopo 7 mesi, da ieri Fratus è libero, anche se non potrà rivestire incarichi in alcun ufficio pubblico, né dimorare o entrare nel comune di Legnano. Fine dei domiciliari anche per gli ex assessori Maurizio Cozzi e Chiara Lazzarini, coinvolti come Fratus nell’inchiesta Piazza Pulita. Nelle stesse ore, la sezione cittadina della Lega ha deciso di tornare alla carica al TAR del Lazio contro il decreto di scioglimento del Consiglio comunale, firmato il 30 luglio dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Un mese fa il rinvio dei giudici romani al TAR della Lombardia

Proprio un mese fa, la prima sezione del Tribunale Amministrativo del Lazio, competente per i ricorsi contro i provvedimenti del Capo dello Stato, aveva stabilito che la competenza in realtà è del TAR della Lombardia. Motivo: secondo la prassi in uso, il procedimento è assegnato in base al luogo di esecuzione del provvedimento (Legnano) e non di quello in cui è stato preso (Roma). Una prassi, e non una regola, determinata dalla mole di cause depositate al TAR del Lazio, che rischia di paralizzarne l’attività o, quantomeno, di ritardarne troppo le decisioni. Da quella data (era il 21 novembre) la Lega aveva tre mesi di tempo per ripresentare il ricorso a Milano, dov’è già stato giudicato e rigettato dai giudici amministrativi.

Gramegna conferma il ricorso-bis. Comitato Legalità: «Indecente»

Ora, invece che ripresentare il ricorso al TAR lombardo, la sezione di Legnano della Lega ha deciso di tornare a rivolgersi ai giudici romani, che non si sono mai espressi nel merito e ai quali nulla impedisce, se non la prassi già citata, di prendere in esame la pratica fino a emettere sentenza. Una decisione confermataci dallo stesso segretario cittadino, Mirko Gramegna. E che potrebbe ritardare il ritorno alle urne o, se il ricorso fosse accolto, addirittura escluderlo. Duro il commento del Comitato Legalità: «Oggi – afferma il comitato – viene definita una nuova frontiera dell’attaccamento alla poltrona. Oltre la decenza e il buon senso. Questa è la Lega, questo è tutto ciò che non dobbiamo augurarci per Legnano».

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