Legnano, accordo tra Comune e Gdf per tutelare i fondi Pnrr da interessi criminali

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LEGNANO – Un argine di legalità a tutela dei cospicui investimenti di soldi pubblici sul territorio: 35 milioni di euro gestiti dal Comune, cui si aggiungono le risorse gestite da altri Enti. Lo hanno alzato oggi, martedì 26 settembre, il Comune di Legnano e il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano attraverso il protocollo di durata triennale per la salvaguardia delle risorse del Pnrr, del Piano nazionale per gli investimenti complementari ad esso e dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali dell’Unione europea (nelle foto). 

L’accordo, firmato nella Sala Stemmi del municipio dal sindaco Lorenzo Radice e dal comandante provinciale della GdF,, generale di brigata Francesco Mazzotta, mira a instaurare una reciproca collaborazione. Il Comune si impegna a fornire alla Guardia di Finanza notizie su eventuali anomalie, irregolarità e illeciti di cui sia venuto a conoscenza come soggetto attuatore dei progetti finanziati, oltre a mettere a disposizione dati e informazioni utili a prevenire o reprimere ogni condotta lesiva dell’interesse pubblico.

«Attenzione in tutto l‘Alto Milanese»

«Tutti noi sindaci siamo preoccupati e attenti perché abbiamo una grande responsabilità – ha esordito il sindaco – Stanno arrivando tante risorse pubbliche per far ripartire il nostro Paese e, come ha detto ieri don Luigi Ciotti, non possiamo essere indifferenti. Con questa firma confermiamo la nostra attenzione e mandiamo un messaggio forte. Sappiamo che in questo territorio ci sono infiltrazioni malavitose finanziarie ma anche nell’economia reale: devono capire che qui non trovano una comunità disposta a tollerare né ad accettare. Legnano dice no a un certo tipo di economia e all’uso di soldi pubblici per interessi privati e di stampo criminale.

«Su questo – ha proseguito Radice – chiamo in causa anche i sindaci dell‘Alto Milanese. Ci dev‘essere un impegno anche culturale e a questo scopo destiniamo risorse per diffondere la cultura della legalità. Strumenti come questo protocollo ci permettono uno scambio di informazioni strutturato per procedere veloci ma senza fretta e ci danno anche la possibilità di una collaborazione orientata alla formazione del nostro personale su tematiche inerenti gli ambiti di competenza della Guardia di Finanza».

Ricca “torta” su cui vigilare

A Legnano la “torta” di risorse pubbliche per gli investimenti in opere pubbliche è ricca e comprende, fra l’altro, i 15 milioni di fondi europei e della Regione per il progetto “La scuola si fa città”, i 10 milioni del Pnrr per scuole e impianti sportivi, i 5 del Pinqua per il recupero degli edifici in via Milano (ex Gil), via dei Mille (ex sede della Provincia) e via Galvani, i 3 per il museo dei bambini e 1,4 milioni per la piscina. Alcune di queste opere sono passate dalla fase progettuale ai cantieri, che in qualche caso si sono già conclusi.

Presenti alla firma il comandante del Gruppo Gdf di Legnano, tenente colonnello Biagio Maurizio Agosta, l’assessore Monica Berna Nasca, il segretario comunale Sandra D‘Agostino, il vice segretario generale Stefano Mortarino e il presidente del consiglio comunale Umberto Silvestri. «Questo protocollo è una bella opportunità, già avviata in molti luoghi a partire da Milano – ha rimarcato il generale Mazzotta – per avviare un rapporto di collaborazione stabile tra Comando operativo della Gdf e Comune di Legnano. L’Italia ha bisogno di spendere i fondi Pnrr subito e bene. Ogni progetto che dovesse denotare un‘anomalia andrebbe a danno delle casse pubbliche, impattando sui servizi per i cittadini. È importante intercettare per tempo segnali di dispersioni di risorse economiche stanziate per obiettivi così importanti.

Mazzotta: «Passo avanti nella collaborazione»

«Il protocollo è un passo in più rispetto alla comunicazione che già c‘era tra noi: ora stabiliamo procedure sulla trasmissione di informazioni qualificate e specifiche anziché generiche. Da parte nostra – ha aggiunto Mazzotta – ogni qual volta sarà possibile, daremo al Comune informazioni utili su certi tipi di condotta, oltre a organizzare momenti di formazione condivisi tra fiamme gialle e funzionari addetti alla gestione delle risorse, per favorire la prevenzione delle condotte illecite attraverso l’individuazione di elementi di anomalia e l’attuazione delle previste azioni correttive del Comune».

Radice alla Giornata per la trasparenza di Città metropolitana

Radice ha partecipato ieri, insieme a numerosi sindaci del territorio (qui sopra) alla Giornata per la trasparenza della Città metropolitana di Milano, con prefettura e Libera Milano per firmare l’accordo interistituzionale per la legalità. L’ente di area vasta ha attivato, un anno fa, la piattaforma informatica per la segnalazione di illeciti e vuole promuovere una vasta azione di sensibilizzazione coinvolgendo tutti i 133 comuni dell’area metropolitana in un impegno condiviso e collettivo in difesa della legalità.

A luglio, su iniziativa del neoconsigliere delegato alla legalità e ai beni confiscati alla criminalità, Rino Pruiti, è stata istituita la commissione consigliare antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità della Città metropolitana di Milano. L’obiettivo è fare di Milano e della sua area metropolitana la capitale dell’“antimafia organizzata”, ampliando la rete di adesioni e avviando un Tavolo permanente di confronto e consultazione «per la definizione di iniziative concrete e la predisposizione di strumenti e/o percorsi utili per la risoluzione di problemi attinenti al contrasto alla criminalità mafiosa e organizzata e alle diverse pratiche corruttive». L’accordo prevede la promozione di iniziative, anche formative, nei confronti dei cittadini, del territorio e delle università.

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