Giovani legnanesi di Azione Cattolica volontarie in Iraq con Terre des Hommes

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LEGNANO – Da oggi, lunedì 25 settembre, sei giovani dell’Azione Cattolica ambrosiana svolgeranno attività di volontariato a Erbil, in Iraq. Fra loro due legnanesi, Gaia Borsa, 22 anni, studentessa di Film making e Noemi Bonifacci, di 21, che sta svolgendo il servizio civile in Comune (nella foto, da sinistra).

Come si legge sul portale on line della Diocesi ambrosiana, il progetto è svolto dall’Ac in collaborazione con la Ong Terre des Hommes e durerà fino al 6 ottobre. I giovani volontari – oltre alle due legnanesi, Laura Minuti, di Milano, studentessa di Filosofia; Silvia Fraire, 22, laureanda in Comunicazione interculturale; e due giovani di Lavis, in Trentino, che vivono a Milano per ragioni di studio: Erica Michelon, 22 anni, laureanda in Statistica e Giuseppe Franceschi, di 23, studente di Medicina – faranno gli animatori di bambini e adolescenti in due campi per famiglie sfollate.

Animatori per i bimbi sfollati nei campi

Ad accogliere i giovani nella città di Erbil, nel Kurdistan iracheno già occupato dall’Isis, ci sarà la cooperante Miriam Ambrosini, 35 anni, in passato responsabile del settore Giovani dell’Ac ambrosiana, che da 8 anni lavora come coordinatrice di Terre des Hommes in Iraq. Come spiegato dalla stessa Ambrosini, i due campi in cui lavoreranno i giovani volontari milanesi accolgono l’uno un migliaio di famiglie e l’altro almeno altre 1.500: tutte persone impossibilitate a tornare nei loro villaggi per ragioni burocratiche, come la mancanza di documenti e limitazioni agli spostamenti tra le regioni, o perché a rischio di ritorsioni in quanto accusate (in modo più o meno fondato) di aver collaborato in qualche modo con lo Stato islamico. A fare le spese di questa situazione di difficile soluzione sono soprattutto i bambini e gli adolescenti, che costituiscono almeno il 60% della popolazione dei campi.

Un aiuto all’educazione e alla crescita

I sei giovani volontari alloggeranno a Erbil e lavoreranno accanto agli operatori professionali di Terre des Hommes che nei campi per gli sfollati svolgono attività di doposcuola e di aggregazione sociale con bambini e ragazzi dai 4 ai 16 anni.

«Ci impegneremo in attività di animazione ed educazione che avranno un impatto tangibile sulla ripartenza dell’anno scolastico per i bambini e i ragazzi della comunità – ha spiegato Gaia allo stesso portale – Vogliamo aiutare a creare un ambiente stimolante, che li ispiri a imparare, incuriosirsi, crescere».

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