Legnano, altro Consiglio-lampo nel silenzio di maggioranza e opposizioni

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LEGNANO – Diciotto punti all’ordine del giorno liquidati in mezz’ora: se non è un record, poco ci manca. Così si è svolto martedì 25 giugno il Consiglio comunale di Legnano “dimezzato”, convocato per approvare una serie di provvedimenti già previsti e urgenti, pena la perdita dei finanziamenti pubblici per attuarli. Il tutto nel silenzio dei 14 consiglieri di maggioranza, i soli presenti in Aula, che non hanno mai preso la parola, né sui provvedimenti approvati, né per replicare alla dura presa di posizione delle minoranze di poche ore prima. È mancata anche ogni protesta delle opposizioni, dentro e fuori Palazzo Malinverni; pochissime le persone presenti nei posti riservati al pubblico.

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Assicurati interventi coperti con l’avanzo di amministrazione

In realtà la gran parte dei punti non sono stati nemmeno trattati, dal momento che i consiglieri chiamati a sostituire quelli dimessisi nelle liste di opposizione insistono nel disertare il Consiglio, mentre non è possibile procedere alle nomine in sospeso (come quella del presidente dell’assemblea) perché manca il numero di consiglieri necessario. Pertanto, il Consiglio si è limitato a varare una serie di stanziamenti “pescando” dall’avanzo di amministrazione per procedere in lavori quali il completamento di un campo in erba sintetica nel centro sportivo di via Amicizia (126.000 euro a integrazione di un intervento da 600.000, coperti dal CONI), una pista di atletica nella stessa sede (150.000 euro a integrare l’identica cifra messa a disposizione dalla Regione), alcuni lavori per la ristrutturazione dell’ex tribunale (170.000 euro) e il pagamento di emolumenti arretrati del personale (167.000 euro). L’intervento più interessante riguarda l’acquisizione di un immobile confiscato alla criminalità organizzata: si tratta di un appartamento di 114 mq e tre locali in un palazzo in via Abruzzi 22 (nella foto sopra), valore stimato 153.000 euro. Tutti i provvedimenti sono passati col voto favorevole della maggioranza e del commissario Cristiana Cirelli.

Ente e lavori attendono ancora “convalida” del TAR

Il Consiglio e l’intera Amministrazione legnanese sono tuttora sub judice, dal momento che il TAR deve ancora pronunciarsi – la sentenza non è attesa prima del 10 luglio – sul ricorso presentato dalle opposizioni in merito alla procedura con cui il centrodestra nei mesi scorsi ha rimpiazzato i consiglieri dimissionari, attraverso l’intervento del difensore civico regionale. Va da sé che se i giudici amministrativi accogliessero il ricorso, l’attuale Consiglio potrebbe cadere come un castello di carte e, con esso, tutti gli atti presi dopo il 26 marzo, data in cui mancò per la prima volta il numero legale in Aula.

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