LEGNANO – Un efficace esempio di “sicurezza partecipata”, come viene definita la collaborazione dei cittadini con le forze di polizia nella repressione dei reati. È quanto avvenuto nei giorni scorsi a Legnano, e reso noto oggi, martedì 11 giugno, dalla Polizia locale, che ha portato a termine l’operazione “Oltrestazione” grazie all’«importante contributo di residenti e commercianti». Difatti, le indagini del nucleo Falchi della Polizia Locale, coordinate dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra, hanno avuto inizio a seguito di segnalazioni di cittadini, soprattutto provenienti dal “Controllo del vicinato”, sul presunto commercio di sostanze stupefacenti.
Emesse otto ordinanze di custodia cautelare
L’operazione ha riguardato in particolare le zone dell’Oltrestazione, come i giardini pubblici di via Venezia, ma anche altri quartieri cittadini, sia in periferia (come Mazzafame) sia in centro, da via Alberto da Giussano ai giardini di corso Italia. Tutte aree conosciute come luogo di spaccio. Sono stati in tutto otto i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Busto Arsizio. Due sono stati catturati e condotti in carcere dalla Polizia locale di Legnano con il supporto del nucleo pronto impiego della Guardia di Finanza di Milano, di unità cinofile e del personale della Polizia locale di Castellanza. Due persone erano già detenute, mentre le altre quattro risultano espulse dal territorio nazionale.
Gruppo vendeva più di 50 dosi di cocaina al giorno
Gli agenti di Legnano hanno quantificato in oltre 50 le cessioni giornaliere di cocaina effettuate dal gruppo di spacciatori. L’importante risultato, sottolineano, è stato ottenuto con un’attività di controllo del territorio che ha integrato la collaborazione tra forze dell’ordine, l’attenzione della Procura di Busto Arsizio, un efficace sistema di videosorveglianza, l’attività investigativa del nucleo Falchi e, appunto, il contributo dei cittadini, secondo il principio della “sicurezza partecipata”.
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