Legnano, Fratus sentito per 8 ore dal pm: «Adesso avrei fatto scelte diverse»

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LEGNANO – Interrogato per 8 ore l’ex sindaco di Legnano Gianbattista Fratus. Dalle 11 di oggi, giovedì 23 maggio, l’ex primo cittadino arrestato in seguito all’inchiesta Piazza Pulita con l’ex vicesindaco Maurizio Cozzi e l’ex assessore ai Lavori Pubblici Chiara Lazzarini, ha risposto alle domande del pubblico ministero Nadia Calcaterra che ha coordinato l’inchiesta messa in campo dalla guardia di finanza di Milano.

«Non credevo, non sapevo. Guidi chi? »

Quello di Fratus, assistito dall’avvocato Maria Cacucci, ex assessore alla Sicurezza del Comune di Legnano, sarebbe stato un confronto più sereno di quanto avvenuto con Cozzi, sentito ieri mercoledì 22 maggio, per sei ore dal pm. Sul fronte Luciano Guidi, a capo della lista civica Alleanza Popolare, che avrebbe ceduto a Fratus (e per questo entrambi sono indagati per corruzione elettorale) i 1046 voti incassati dal primo cittadino eletto al ballottaggio in cambio di un posto per la figlia Martina Guidi in Ala (Martina Guidi che da intercettazione si sarebbe fatta spiegare da Lazzarini come funziona un cda e quale ruolo dovesse svolgere) Fratus ha mantenuto la sua posizione. Ha negato ogni accordo: nessuno scambio voti poltrone. Sulle nomine tanto discusse nelle municipalizzate Fratus avrebbe ribadito il concetto: «Nomine fatte per il bene della città. Le persone migliori nei posti migliori». Detto questo a fronte delle contestazioni del pm, Cozzi avrebbe rifiutato di riconoscere i reati attribuitigli, Fratus invece avrebbe risposto con tanti «Non credevo, non sapevo». Riconoscendo: «Adesso, sapendo tutto, avrei fatto scelte diverse». Anche per lui il gip Piera Bossi ha rigettato l’istanza di scarcerazione: resta agli arresti domiciliari. Anche per lui, come per Cozzi, probabilmente sarà presentato il ricorso al Riesame. 

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