LEGNANO – Domenica l’Oltrestazione era in festa e a molti non è passato inosservato il degrado della fontana in piazza del Popolo a Legnano. Un degrado assai prematuro, dal momento che il manufatto fu inaugurato meno di due anni fa e attivato nel marzo 2018. Di notte l’occhio è rapito dall’illuminazione multicolore dei getti d’acqua, ma le reali condizioni della fontana risaltano ineludibili alla luce del giorno: il mastello di 1,3 tonnellate in corten o acciaio patinato – un materiale a basso contenuto di lega – in teoria resistente alla corrosione si presenta assai malconcio, arrugginito come se fosse stato esposto agli agenti atmosferici e corrosivi per decenni. Lo stemma del Comune di Legnano, ricavato tagliando la lamiera col laser, campeggia su un nastro di ruggine, tale da sconsigliare qualsiasi contatto. Uno scempio e uno spreco, come accusano in molti pensando ai soldi, 10.000 euro, spesi per realizzarlo.
La rabbia dei cittadini su Facebook: «Altri 10.000 euro buttati»
«Anche ’sti 10mila euro sono stati buttati nel cesso» sbotta l’ex consigliere comunale Daniele Berti sulla pagina Facebook Sei di Legnano se, dov’è pubblicata la foto qui a fianco. «Diecimila euro per una tinozza arrugginita… Complimenti» commenta una lettrice della pagina social, mentre altri si appellano alla Corte dei Conti affinché faccia pagare i danni ai responsabili. La fontana era stata concepita dalla passata amministrazione di centrodestra per adornare la ZTL all’inizio di via Venegoni, oggetto di una riuscita trasformazione in “salotto urbano” del tratto di via a ridosso dei binari. L’idea di realizzarla fu dell’allora assessore alle Opere pubbliche Laura Venturini, il progetto dell’omologo ufficio comunale diretto dall’ingegnere Edoardo Zanotta; a costruirla provvide l’Officina Fratelli Romanò di Legnano. Al momento la fontana è spenta per lavori di manutenzione che dovrebbero concludersi entro questa settimana.