Legnano, Lega contro Brumana: «Basta polemiche pretestuose su Euro.Pa»

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LEGNANO Bordate ad alzo zero dalla Lega legnanese all’indirizzo di un altro gruppo di opposizione, il Movimento dei Cittadini. Ad accendere le polveri, l’interrogazione promossa dalla lista civica rappresentata in Consiglio comunale da Franco Brumana sull’operato di Euro.Pa. «Non intendiamo ergerci a difensori delle società a controllo pubblico – esordisce oggi, giovedì 10 dicembre, la segreteria cittadina della Lega Salvini Premier – ma riteniamo che l’interrogazione sia assolutamente pretestuosa». In essa, Brumana lamentava sostanzialmente la mancata riscossione da parte della società dei canoni di affitto e delle spese condominiali non pagate negli anni dagli inquilini morosi delle case di proprietà del Comune. «Riteniamo doveroso sottolineare – attacca la Lega – che le contestazioni sono basate sulla scarsa conoscenza dei contratti tra le parti e sulla superficialità con cui si affronta una tematica complessa e delicata, che coinvolge famiglie indigenti e fragilità che stanno diventando sempre più diffuse. Euro.pa si occupa di gestione e manutenzione degli alloggi comunali, richiede il pagamento dei canoni di locazione, sollecita i morosi, ma quando le parti non riescono a concordare un piano di rientro, la decisione di attivare un’azione legale spetta al Comune che si fa anche carico dei relativi costi. Così è stato fino allo scorso anno, quando la società ha ricevuto dall’ente il mandato per attivare un contratto di supporto legale con un professionista e gestire in autonomia l’attività di recupero del credito».

«La partecipata ha stabilizzato le morosità»

La Lega ricorda quindi che il coinvolgimento di Euro.Pa nei servizi abitativi pubblici «nasce per scelta dell’Amministrazione Centinaio, con Lorenzo Radice consigliere di maggioranza, e prosegue con il sindaco Fratus, che ha confermato la validità del progetto con l’affidamento di nuovi servizi, fra cui la gestione delle palestre cittadine. Nel 2016 la società ha posto in essere una azione massiva di ricognizione del debito pregresso relativo alle gestioni di Aler Milano, Aler Busto Arsizio e Castellanza Servizi e Patrimonio. Euro.Pa è stata scelta per porre rimedio ad una situazione degenerata negli anni e fuori controllo. Grazie alle azioni messe in atto, il fenomeno della morosità è stato stabilizzato». Quanto alle azioni legali, «non vi è assoluta certezza che possano comportare un recupero delle somme contestate, perché in tale ambito la giurisprudenza tende a tutelare le posizioni di fragilità economica dei soggetti e quindi vi è un rischio reale di soccombere in giudizio con pagamento di spese legali e processuali, oppure di vincere col rischio sempre presente di non onorabilità delle pendenze accertate dal giudice per mancanza di fonti reddituali idonee a garantire la restituzione delle morosità».

«Dall’MdC solo boutade populiste, Radice prenda posizione»

Le contestazioni all’MdC si spostano poi sul piano politico. «L’approssimazione non è tollerabile, leggiamo affermazioni assolutamente infondate, asserire che vi è un danno derivante dai mancati incassi che ha comportato per il Comune l’impossibilità di poter trasferire risorse ad altri servizi comunali, in special modo di natura sociale, è un’altra grandissima “boutade” figlia della ignoranza della normativa vigente: per legge la gestione delle case comunali deve essere in equilibrio e l’eventuale avanzo gestionale annuale deve andare a finanziare in via esclusiva la manutenzione del patrimonio residenziale comunale. Risulta invece interessante cercare di comprendere la strategia politica adottata dal Movimento dei cittadini. Come vanno interpretati questi continui attacchi alle società partecipate? Siamo di fronte ad una smodata ricerca di visibilità? Di certo il becero populismo adottato, con accuse di negligenza nei confronti di chi si occupa della cosa pubblica, non fa altro che denigrare gratuitamente una società che occupa 90 dipendenti (la maggior parte proprio legnanesi) con un fatturato di circa 7 milioni di euro all’anno, nessun debito con gli istituti di credito e che produce annualmente utili a favore dell’Amministrazione legnanese. Noi – conclude la Lega – preferiamo e chiediamo un’opposizione responsabile, condannando gli attacchi vergognosi e infondati come quelli subiti su Amga. Chiediamo all’Amministrazione Radice di prendere posizione ferma una volta per tutte: le società partecipate che funzionano sono un patrimonio della città o un carrozzone?».

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