«EuroPa inadempiente, contratto da rivedere»: appello di Brumana a Legnano

legnano euro.pa comune brumana

LEGNANO – Verificare la condotta e i risultati di EuroPa, prima di rinnovare il contratto. È l’appello che il consigliere comunale di opposizione Franco Brumana rivolge al Comune di Legnano dopo aver presentato una interrogazione in cui evidenzia alcune inadempienze della società pubblica di proprietà di 16 Comuni del Legnanese (nella foto, la sua sede a Legnano). «Il contratto con EuroPa – rileva Brumana – prevede la possibilità di un rinnovo del contratto di gestione degli immobili comunali che contempla anche l’incasso dei canoni e delle spese e le attività per recuperare i relativi crediti. Nell’interesse pubblico occorre che prima di questo rinnovo si attui una attenta verifica degli adempimenti di EuroPa, dei risultati conseguiti, delle eventuali alternative e della convenienza di modifica delle previsioni contrattuali».

«Grave ritardo nel recupero dei crediti»

Il consigliere del Movimento dei Cittadini elenca quindi le inadempienze della società rispetto a quanto previsto nel contratto in essere: l’obbligo stabilito dall’art.11 del contratto di presentare nei primi 60 giorni di ogni anno il rendiconto della gestione dell’anno precedente (i rendiconti del 2016 e del 2017 sono stati trasmessi solo il 24 ottobre 2018); la comunicazione entro il 30 giugno di ogni anno della situazione dei pagamenti e delle morosità e la richiesta di avviare azioni legali nei confronti degli inquilini morosi (per Brumana «EuroPa con la Pec del 2 agosto 2019 ha sostanzialmente confessato il suo inadempimento dichiarando che solo il 12 luglio 2019 il Cda aveva approvato “gli indirizzi societari in ordine al conferimento degli incarichi di assistenza e rappresentanza legale per il recupero di crediti”); la trasmissione del rendiconto del 2018 solo il 17 ottobre 2019, cioè 7 sette mesi dopo la scadenza del termine. Non basta. «Il 7 novembre 2019 – ricorda il consigliere civico – il Comune ha sollecitato l’avvio delle azioni legali specificando che avrebbe provveduto direttamente per i crediti sino a 1.033 euro. Il successivo 7 febbraio ha riferito a EuroPa di aver emesso 33 ingiunzioni per tali crediti e ha comunicato che avrebbe provveduto direttamente anche per i crediti sino a 3.000 euro. Ha quindi nuovamente sollecitato EuroPa ad agire per gli importi superiori. Solamente il 23 settembre 2020 EuroPa ha sottoscritto il contratto con un avvocato per il recupero del credito. Nel frattempo erano trascorsi oltre cinque anni».

«Accordo oneroso ma senza penali»

Per tutte queste ragioni Brumana ritiene «evidente l’interesse pubblico a non rinnovare il contratto con EuroPa, che tra l’altro comporta una spesa annua di ben 78.900 euro più Iva per la semplice gestione amministrativa. Il mancato rinnovo non esclude che in caso di volontà politica di avvalersi comunque di EuroPa si possa stipulare un contratto diverso, che preveda penali per gli inadempimenti. Le ragioni esposte – conclude – risultano più che sufficienti ad imporre il mancato rinnovo del contratto vigente».

Legnano, Brumana: «Su via Menotti il sindaco ha sbagliato, ma può rimediare»

legnano euro.pa comune brumana – MALPENSA24