Processo Legnano, il pm chiede 3 anni e 6 mesi per l’ex sindaco e il suo vice

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LEGNANO – Tre anni e 6 mesi per l’ex sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, 3 anni e 6 mesi per l’ex vice sindaco Maurizio Cozzi e 3 anni per l’ex assessore ai Lavori Pubblici Chiara Lazzarini. Per tutti 900 euro di multa e interdizione per 5 anni dai pubblici uffici. Sono queste le pene chieste dal pubblico ministero Nadia Calcaterra, che ha coordinato l’operazione Piazza Pulita sfociata lo scorso 16 maggio nell’arresto dei tre amministratori legnanesi, al termine di una requisitoria durata quasi 9 ore. Il pubblico ministero ha definito i 3 imputati «Inadeguati al ruolo di amministratori che ricoprivano e privi di senso civico».

Nove ore di requisitoria

Nella lunga udienza di oggi, venerdì 21 febbraio, il pubblico ministero, davanti al giudice Daniela Frattini ha ripercorso tutta la vicenda soffermandosi sui punti più salienti dell’inchiesta.  I tre sono accusati di aver pilotato la nomina del direttore generale del Comune e quello del direttore di Amga, società municipalizzata legnanese, oltre alla modifica di un bando per la nomina di un commercialista in Euro.Pa., altra società partecipata dal Comune di Legnano, oltre all’accusa di aver cucito un bando su misura per il curatore d’arte Flavio Arensi. Per quest’ultimo capo di imputazione il pm ha chiesto l’assoluzione per la sola Lazzarini. Insieme a loro sono indagati a vario titolo anche alcuni dirigenti delle società coinvolte. Il solo Fratus è accusato anche di corruzione elettorale. Non essendo stato eletto al primo turno avrebbe, stando agli inquirenti, stretto un accordo con Luciano Guidi che gli avrebbe “girato” un migliaio di voti (Fratus vincerà al secondo turno con uno scarto di 2mila voti) in vista del ballottaggio in cambio della poltrona per la figlia . I tre imputati hanno scelto la via del processo rifiutando di patteggiare pene comprese tra gli 11 (per Lazzarini e Fratus) e i 12 mesi (per Cozzi). Si torna in aula il 6 marzo.

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