Legnano rinsalda il gemellaggio culturale ed economico con Ebolowa, in Camerun

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LEGNANO – Quasi 60 anni fa l’allora sindaco di Legnano, Luigi Accorsi, avviava una coraggiosa e da più parti definita «lungimirante» politica di gemellaggi internazionali. Obiettivo: avviare scambi culturali ed economici con città anche molto distanti, sia dal punto di vista geografico che politico, come la poco conosciuta Ebolowa, in Camerun. In seguito quel legame si è affievolito dal punto di vista ufficiale e amministrativo, mentre non è mai venuta meno la collaborazione tra associazioni e parrocchie. Oggi, martedì 31 maggio, il legame tra le due comunità si è rinsaldato con la firma (nelle foto sopra e sotto) di un documento che sancisce la ripresa dei valori e dei temi alla base del gemellaggio stretto nel 1964.

A firmare il documento i rispettivi sindaci, Lorenzo Radice e Daniel Edjo’o, presenti gli assessori Berna Nasca, Fedeli, Maffei, Pavan e Garbarino che hanno lavoro con la delegazione africana ospite che in questi giorni ha visitato scuole, ospedale, Palio, luoghi della cultura e del volontariato, il nuovo impianto Forsu e alcune aziende di Legnano (nelle foto sotto).

Radice: «Tanti progetti, a partire dalla formazione»

«Dobbiamo questo gemellaggio – ha ricordato Radice – alla visione illuminata di un sindaco, Accorsi, che fece una cosa allora impensabile. L’unione tra queste comunità può portare a risultati incredibili. Anche nella diversità siamo tutti fratelli e abbiamo valori che ci accomunano. È stato sorprendente per me vedere i progressi della democrazia in quel Paese: il mio omologo di Ebolowa è il primo sindaco democraticamente eletto, e lo è stato nel 2020 come me. Le cose possono ripartire nel segno della riaffermazione di valori e della cooperazione fra popoli, con scambi di sapere destinati a rafforzare le nostre rispettive comunità.

«Oggi mettiamo le basi perché da un gemellaggio tra città si passi a uno tra comunità. Legnano può aiutare la loro comunità e avvicinare i cittadini, e soprattutto i giovani, a questa cooperazione. Ricambieremo la visita, ora che è ripresa la conoscenza reciproca e li abbiamo messi nelle condizioni di vedere che cos’è oggi Legnano. Abbiamo una serie di progetti da sviluppare soprattutto culturali e per la formazione. La nostra Amministrazione sarà un facilitatore nella cooperazione tra le associazioni e insieme al vice presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti, che è anche segretario generale di Aiccre (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa) valuteremo forme di finanziamento per questi progetti».

La visita della delegazione di Ebolowa ha potuto contare anche sul sostegno del Rotary Club “La Malpensa”, di Itafrica, Fondazione degli Ospedali onlus, Ospedale di Legnano-Asst Ovest Milanese, Famiglia Legnanese, Parrocchia di San Magno, Isis “Antonio Bernocchi”, Istituto comprensivo “Alessandro Manzoni” e dell’associazione “Graziella Moroni”.

Edjo’o: «Grati dell’accoglienza, abbiamo molto da darvi»

«Ringrazio per l’accoglienza, molto calorosa – ha tenuto a dire Edjo’o – e della possibilità di condividere la cultura, la vita e le tradizioni italiane e di Legnano in particolare. Camminiamo sulle orme dei sindaci che ci hanno preceduto in passato e questo è per me motivo di grande onore. Legnano è presente da molti anni nelle nostre chiese e nell’aiutare la nostra popolazione. Sono molto soddisfatto di questi giorni intensi e molto fiero di vedere qui una strada intitolata a Ebolowa. Al mio ritorno parlerò ai miei cittadini di questo gemellaggio perché sia davvero partecipato.

«Nonostante la lunga distanza – ha proseguito il sindaco di Ebolowa – abbiamo molto da dare a Legnano e siamo convinti di poterci aiutare con risultati positivi per le popolazioni di entrambe le città. Contiamo di dare molte delle nostre materie prime come cacao, caffè, legno pregiato e pensiamo che questo possa essere una cosa molto positiva per Legnano. Non dobbiamo avere paura, dobbiamo osare, come pensiamo che possa fare ognuno per conto suo. Da parte nostra abbiamo cominciato a salvaguardare le nostre foreste, che fanno parte del nostro patrimonio nazionale, nell’interesse del nostro Paese e del vostro. La prima tappa era ripartire dalla cooperazione avviata da questo gemellaggio e sicuramente questo è stato raggiunto al 100%. Quando tornerò lo farò ripartire anche nella mia città, abbiamo già un piano per farlo nel miglior modo possibile. Era importante per noi rivederci dal vivo e parlare dei progetti che possiamo iniziare a sviluppare. Siamo fortemente convinti che noi sindaci possiamo dare alla nostra popolazione momenti di formazione e di aiuto lavorando direttamente sul posto, anche proteggendo il nostro ambiente. C’è tanto lavoro da fare, ma abbiamo tutti i mezzi per far sì che questo gemellaggio arrivi a compimento».

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