Legnano verso il Palio in un clima di festa e possibili proteste

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LEGNANO – Domani, domenica 2 giugno, sarà il grande giorno per Legnano: il giorno del Palio delle contrade, che celebra la vittoria conseguita il 29 maggio 1176 dalla Lega dei Comuni lombardi contro l’imperatore tedesco Federico detto il Barbarossa. Ma sarà anche il giorno del riscatto di una città ferita dalle inchieste giudiziarie sui maneggi praticati nei palazzi del potere locale e macchiata dalle brutte notizie di cronaca degli ultimi mesi, che l’hanno riportata più volte alla ribalta nazionale sotto una luce tutt’altro che lusinghiera. Quella del Palio è una giornata che dovrebbe essere solo di festa, con una intera comunità ad abbracciare la tradizione cui è più legata e a sfoggiare con orgoglio la cura e la passione che accompagnano fin nei minimi dettagli la confezione dei costumi della sfilata storica delle otto contrade.

L’ombra delle contestazioni

L’edizione di quest’anno è stata spostata a giugno dall’ultima domenica di maggio, a causa delle concomitanti elezioni. È accaduto l’ultima volta nel 2007, con la corsa il 3 giugno; si corse proprio il giorno 2 diciassette anni fa, mentre nel 1980 la manifestazione si svolse addirittura il 22 giugno. Eppure, anche sulla giornata in cui solo le chiarine e i tamburi dovrebbero far sentire la loro voce in vie e piazze tra due ali di folla plaudente, sulla sfilata dei figuranti (più di mille) si allunga l’ombra di manifestazioni che non hanno nulla a che vedere con essa: si tratta dei possibili picchetti di lavoratori che nelle ultime settimane hanno visto minacciato o andare in fumo il proprio posto di lavoro. Tante le vertenze aperte sul territorio, da Pensotti a Grancasa al “caso” Mercatone Uno, esploso giusto una settimana fa, che potrebbero trovare eco lungo il corteo.

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La lunga giornata del Supremo Magistrato

Dopo la Provaccia di venerdì 31 maggio (nella foto, il vincitore Federico Guglielmi, della contrada Sant’Ambrogio, in trionfo) una lunga giornata attende domenica il commissario prefettizio Cristiana Cirelli, alla guida del Comune dal 16 maggio, giorno dell’arresto di tre membri della giunta, sindaco in testa. Alle cerimonie del Palio, infatti, si aggiungeranno quelle per la Festa della Repubblica. La dott.ssa Cirelli presenzierà alle 9.15 in vece del sindaco lo schieramento di bandiere e labari ad accogliere il gonfalone della città davanti alla sede di Associarma, in largo Medaglie d’Oro. A seguire alzabandiera, esecuzione dell’inno nazionale, interventi del presidente Anpi, Primo Minelli, e del presidente Associarma, Antonio Cortese. Poi, subito in piazza San Magno per vestire alle 10.30 i panni di Supremo Magistrato alla Santa Messa celebrata sul Carroccio. Nel pomeriggio, dalle 15, la sfilata storica, con arrivo allo stadio “G. Mari” previsto alle 16.

Strade chiuse in buona parte della città

Dalle 10 sarà chiusa al traffico via Gilardelli; dalle 13 le via Milano, Guerciotti, Cuttica, Bissolati, Dell’Acqua, Diaz, Santa Caterina, piazza Carroccio, via Gilardelli, largo Tosi, piazza IV Novembre, corso Italia, sottopasso Centrale, piazza del Popolo, le vie Venegoni, XX Settembre, Puccini fino all’ingresso dello stadio e le vie adiacenti al percorso indicato. Per l’intera giornata inoltre saranno chiuse le vie ove hanno sede i manieri; il percorso dei mezzi pubblici sarà deviato o sospeso a seconda delle esigenze. Infine, la stazione ferroviaria sarà raggiungibile esclusivamente da via Gaeta, eccezionalmente a doppio senso di marcia. Tutte le modifiche viabilistiche saranno regolate dal personale della Polizia locale.

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