L’ex ministro Balduzzi: «Sistema sanitario varesino pronto per affrontare il futuro»

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VARESE – Le sfide della sanità per rafforzare il sistema sanitario, costruire il futuro e garantire ai cittadini un’offerta di servizi al passo con i tempi e sulla base dei cambiamenti dettati dalla riforma. Questo il tema al centro del convegno “Reloaded – Pronti per affrontare il nostro futuro”, organizzato dall’Asst Sette Laghi, in collaborazione con il Circolo della bontà onlus, che si è tenuto ieri, martedì 18 dicembre, alle Ville Ponti.

Guardare lontano

I lavori della convention, dopo i saluti istituzionali, sono stati aperti dall’ex ministro alla Salute Renato Balduzzi, professore ordinario di Diritti costituzionale all’Università Cattolica, che ha definito il sistema sanitario varesino «importante» e al quale «non mancano coraggio e qualità scientifiche per vincere le sfide del domani».

Balduzzi, nel suo intervento, ha ricordato l’audacia, ma anche la capacità di guardare a un orizzonte lontano dimostrata dai padri costituenti «quando decisero, nonostante una serie di dubbi leciti, di affidare una materie delicata e fondamentale com’è la sanità alle Regioni. Enti che a quel tempo non esistevano ancora». Insomma coraggio e capacità di “leggere” quel che ancora non c’era ed era tutto da costruire.

Il diritto alla salute sancito dalla Costituzione

Cura è ricerca

Balduzzi ha poi sottolineato come, in fondo, il significato della parola cura richiama originariamente l’osservare, ovvero la ricerca.

L’X factor della sanità

Tra i presenti alla convention c’erano il sindaco di Varese Davide Galimberti, il rettore dell’Università dell’Insubria Angelo Tagliabue, il direttore generale dell’Asst Sette Laghi Gianni Bonelli i quali nei loro rispettivi e differenti interventi hanno condiviso e sottolineato un aspetto, ovvero l’importanza del fattore umano, quale plus in grado di dare a un sistema sanitario eccellente quel “quid” in più sotto l’aspetto medico, dell’assistenza sanitaria, della ricerca e dell’offerta dei servizi.

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Serve coraggio

Concetto evidenziato dal sindaco di Varese il quale è partito con il ringraziare «medici e infermieri che ogni giorno mettono in campo la loro voglia e la loro professionalità e fanno del nostro ospedale e del sistema sanitario varesino una realtà di cui essere fieri» e ha spronato gli addetti ai lavori presenti in sala ad avere «sempre il coraggio di fare scelte a lungo termine, magari scomode nel breve periodo, ma che sappiano garantire un futuro al “sistema ospedale“. Serve il coraggio di reperire e dirottare tutte le risorse, soprattutto economiche, necessarie per mantenere i livelli di eccellenza (e migliorarli) della nostra sanità».

Il pronto soccorso pediatrico al Del Ponte appena inaugurato, il processo di riduzione dei tempi al ps del monoblocco e il piano delle assunzioni sono stati i punti dal quale è partito il dg dell’Asst Sette Laghi Bonelli, «oltre ad aggiungere gli investimenti fatti sui macchinari. Un percorso che deve essere supportato anche da uno spirito di entusiasmo, che è alla base della nostra professione».

Del sistema sanitario varesino e della sinergia comune e proficua tra ospedale e università ha parlato il rettore dell’Insubria Angelo Tagliabue: «Che considero, e vanno considerate, come un’unica realtà. Non c’è differenza tra medici ospedalieri e medici universitari. Sono tutti medici». Tagliabue ha anche aperto una finestra sul futuro, il cui sguardo però non deve prescindere «dalla storia. Che occorre conoscerla se davvero vogliamo progettare il domani in sanità. E qui a Varese abbiamo la fortuna di avere condizioni che non si trovano nemmeno in molti altri grandi ospedali. La dote umana, sulla quale il nostro presidio ospedaliero può contare è davvero di ottimo livello. E in questo la nostra università, che rappresenta un’eccellenza, è punto di forza strategico».

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