LONATE POZZOLO – Corruzione a Lonate: chiesta una condanna a 2 anni e 8 mesi per Orietta Liccati, compagna dell’ex sindaco Danilo Rivolta, e con lui coinvolta nell’inchiesta che nel 2017 demolì l’allora maggioranza di centrodestra alla guida dell’amministrazione lonatese.
Chiesti 2 anni e 8 mesi
Oggi, mercoledì 20 gennaio, davanti al Gup di Busto Arsizio Tiziana Landoni, si è discussa una prima parte dell’ultimo filone processuale relativo alla vicenda che vede la costituzione di parte civile del Comune di Lonate Pozzolo. L’ex sindaco Danilo Rivolta ha infatti già patteggiato una pena a 4 anni. Dopo l’arresto era stato protagonista di lunghissimi interrogatori durante i quali ha fornito informazioni fondamentali dalle quali hanno preso le mosse altre due maxi inchieste: Mensa dei poveri e Krimisa.
Chiesta condanna per l’ex comandante
Il pubblico ministero Giuseppe D’Amico ha dunque chiesto una condanna a 2 anni e 8 mesi per Liccati, all’epoca dell’inchiesta assessore all’Urbanistica a Gallarate. Secondo l’accusa gli imputati avrebbero fatto parte di un ampio sistema corruttivo che avrebbe visto Danilo Rivolta ricoprire un ruolo apicale in quanto sindaco. Un sistema che mirava anche a favorire l’attività del fratello Fulvio, a sua volta indagato nel 2017, quale titolare dello studio Proget. L’avvocato Carlo Alberto Cova, che difende Liccati, ha chiesto l’assoluzione per la sua assistita.
Sentenza a marzo
Sempre oggi il pm D’Amico ha chiesto una condanna a 10 mesi anche per Costantino Gemelli, ex comandante della polizia locale di Lonate Pozzolo, indagato a piede libero nel 2017, chiamato da Rivolta a sostituire Maria Cristina Fossati, la quale si era rifiutata di impedire ai propri agenti di effettuare controlli e verifiche sulla regolarità dei cantieri in capo al fratello del primo cittadino ed era stata quindi rimossa. Anche per lui il difensore Gabriele Vitiello ha chiesto l’assoluzione. A febbraio saranno discussi gli “abbreviati secchi” (c’è anche quello di Fulvio Rivolta già condannato a 4 anni e relativo a un solo capo di imputazione non coperto dal primo giudizio). Il processo si chiuderà quindi il 25 marzo con la sentenza.