Corruzione a Lonate, Orietta Liccati e Fulvio Rivolta chiedono il rito abbreviato

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LONATE POZZOLO – Corruzione a Lonate: Orietta Liccati e Fulvio Rivolta  – fratello dell’ex sindaco – chiedono di essere ammessi al rito abbreviato. L’udienza davanti al gup di Busto Tiziana Landoni celebrata oggi, giovedì 12 dicembre, ha visto inoltre il Comune di Lonate Pozzolo costituirsi quale unica parte civile, come già annunciato dal sindaco Nadia Rosa.

Il rito abbreviato

Orietta Liccati e Fulvio Rivolta (nella foto in alto il giorno degli arresti) hanno scelto il rito abbreviato: non affronteranno il dibattimento. Con loro sono comparsi davanti al giudice per l’udienza preliminare altri 5 indagati. Due dei quali stanno cercando di accordarsi con il Comune di Lonate per risarcire il danno e successivamente chiedere di poter patteggiare. La posizione di un altro imprenditore coinvolto nel procedimento giudiziario è stata invece stralciata a causa dell’omessa notifica all’indagato dell’avviso di conclusione delle indagini. Secondo l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Martina Melita, gli imputati avrebbero fatto parte del sistema corruttivo nel quale rientrava, con ruolo apicale, l’ex sindaco di Lonate Danilo Rivolta, compagno di Liccati e fratello di Fulvio, protagonista di ampi interrogatori dopo l’arresto risalente al 16 maggio 2017  che hanno alimentato altre due maxi inchieste: Mensa dei poveri e il blitz anti ‘ndrangheta che ha portato in carcere il presunto boss Emanuele De Castro.

La costituzione di parte civile

A differenza della compagna e del fratello, l’ex primo cittadino aveva già patteggiato una pena a 4 anni chiudendo definitivamente la questione. Fulvio Rivolta, va precisato, risponde in questo caso di un solo capo d’accusa relativo a reati fiscali (false fatturazioni nelle specifico), avendo a sua volta già patteggiato a 4 anni per le imputazioni principali. Per questo motivo la costituzione di parte civile del Comune, nell’attuale procedimento, non lo riguarda. Tutti gli altri coinvolti saranno invece chiamati a rispondere di eventuali danni riconosciuti. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 10 febbraio.

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