Lonate, il centrodestra: «Becero vittimismo per l’assessore abusivo»

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Melissa Derisi, assessore alla Gentilezza di Lonate Pozzolo

LONATE POZZOLO – Il 26 luglio scorso il consiglio comunale ha respinto la mozione con cui il gruppo di “Centrodestra per Lonate” chiedeva le dimissioni dell’assessore alla Gentilezza Melissa Derisi a fronte del presunto abuso edilizio che le viene contestato. Ma per gli azzurri la questione non è finita: «Crediamo le regole vadano rispettate da tutti i cittadini, indipendentemente dal ruolo che ricoprono e la nostra domanda resta dunque valida “Assessore lei ha realizzato un manufatto abusivo durante il suo mandato, sì o no?” Finché non avremo una risposta per noi Melissa Derisi sarà l’assessore abusivo».

Silenzio imbarazzato

E’evidente che dalla maggioranza di “Uniti e liberi” – lista civica di centrosinistra che ha fatto della legalità la propria bandiera politica – l’opposizione si sarebbe aspettata ben altro atteggiamento, anche se la questione riguarderebbe semplicemente una tettoia comparsa nel giardino privato della componente di giunta Rosa. Ma secondo Forza Italia e gli alleati è il principio che deve valere: «Al di là dei toni assunti dalla maggioranza che oscillavano tra l’offeso e il becero vittimismo, la discussione non verteva sulla persona di Melissa Derisi, su come stia svolgendo il suo ruolo di assessore o le sue qualità morale, ma sul fatto o meno che avesse compiuto un abuso edilizio durante il suo mandato. A domanda diretta: Assessore se lei ha la coscienza pulita, era tutto in regola e non ha realizzato dunque un manufatto abusivo durante il suo mandato lo dica apertamente e noi le crederemo sulla parola e ritireremo la mozione. A questo semplice domanda non c’è stata risposta, solo un silenzio imbarazzato, che se le parti fossero state invertite qualcuno avrebbe probabilmente definito omertoso».

I documenti non interessano

C’è poi una seconda questione affrontata dal centrodestra: «Prima di presentare la mozione abbiamo consultato gli atti ufficiali del Comune, formulati a seguito dei vari accertamenti edilizi effettuati dall’ufficio tecnico e dalla polizia locale, ma crediamo di essere stati gli unici a farlo. Infatti a domanda diretta, se avesse o meno consultato i documenti, il consigliere Mario Canziani ha risposto di no, a lui non interessavano, non intendeva votare la mozione perché semplicemente non gli piaceva. Questo prima che il sindaco Nadia Rosa intervenisse ricordando (o imponendo) al consigliere che non era tenuto a rispondere (perché poi?). Crediamo la posizione di Canziani non sia isolata, ma sia comune tra i consiglieri di maggioranza e gli assessori. Di fatto hanno votato per partito preso, senza conoscere realmente i fatti?».

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