L’opera lirica conquista Busto: Traviata da tutto esaurito al teatro Sociale

BUSTO ARSIZIO – Più di 500 biglietti venduti e la sala piena per il “bis” de La Traviata al teatro Sociale “Delia Cajelli”, l’opera lirica che era già stata proposta in occasione delle celebrazioni per i 130 anni di storia della sala di piazza Plebiscito. Il ritorno della lirica al Sociale, che ha ripristinato la “buca” per l’orchestra, è un successo: nei prossimi mesi sono in programma altri due appuntamenti. «Un trionfo» lo definisce la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli. «Conferma l’importanza di investire sulla cultura».

Il sold out al Sociale

Applausi a scena aperta per “La Traviata”, l’opera di Giuseppe Verdi che ha segnato il grande ritorno dell’opera lirica al teatro Sociale di Busto Arsizio.  «Uno strepitoso tutto esaurito accoglie la nostra Traviata a Busto Arsizio» esulta Alberto Oliva, il regista dell’opera. Una produzione che ha visto la direzione artistica e musicale di Marco Beretta e la presenza, nella buca, del Coro e Orchestra dell’Opera di Busseto (la città natale di Verdi) in collaborazione con 15Orchestra Sinfonica. In scena, tra i protagonisti, il soprano giapponese Airi Sunada nei panni di Violetta Valery, il tenore Giacomo Lee in quelli di Alfredo Germont e il baritono Stefano Kim in quelli di Giorgio Germont. «Vedere il teatro finalmente pieno, con capienza al 100%, è una grande gioia – l’entusiasmo del Teatro Sociale, l’impresa sociale presieduta da Luca Galli che si occupa della gestione della sala di proprietà della Fondazione Comunitaria del Varesotto – grazie a tutti coloro che hanno preso parte a questo evento, dietro le quinte e fuori. La cultura vince sempre».

Maffioli: «Un trionfo»

«Busto è cultura – il commento di Manuela Maffioli, vicesindaco e assessore alla cultura – il trionfo della Traviata al teatro Sociale, a soli tre mesi dalla prima messa in scena e a pagamento, è la conferma dell’importanza di investire nella cultura. La conferma che la città è in grado di offrire grande qualità e che i cittadini la cercano, la riconoscono e se ne nutrono». Una qualità che il pubblico è disposto a pagare, ed è un tasto su cui  l’assessore Maffioli spesso insiste: «Oltre 500 biglietti venduti sono la conferma che si può e si deve riconoscere il valore anche materiale della cultura». E allora la vicesindaco rivolge i suoi «complimenti al Teatro, al presidente Luca Galli, a Daniele Geltrudi, Danilo Menato, Maurizio Aspes e tutto lo staff. Al regista Alberto Oliva, all’organizzazione, al coro e all’orchestra di Busseto, agli interpreti. Arrivano i primi frutti di un impegno coraggioso, convinto e corale, con tutte le nostre realtà culturali schierate. Mi piace pensare che il meglio possa/debba ancora venire. Anche come ricaduta economica».

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