Ciclocross: nella neve in Val di Sole cavalcata solitaria di Wout Van Aert

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VERMIGLIO – Una autentica prova di forza, la terza vittoria su tre gare disputate, l’ennesimo capolavoro che merita solo applausi: Wout Van Aert mette la firma nella storica prova di Coppa del Mondo di Vermiglio.

Il campione belga, giunto nella notte in Val di Sole dopo aver vinto sabato a Essen nell’EthiasCross, ha dimostrato di adattarsi in maniera perfetta alla neve e soprattutto ha fatto valere la sua straordinaria tecnica, lungo tutto il percorso innevato della Val di Sole, in una “prima volta” destinata a passare alla storia.

Gara durissima, percorso affascinante, emozioni continue, scivolate e difficoltà per tutti – anche Van Aert è stato protagonista di un paio di capitomboli – in una cornice fantastica.

Alle spalle di Van Aert si è piazzato l’altro belga Michael Vanthourenhout mentre per il terzo posto Tom Pidcock è riuscito a vincere il braccio di ferro con il campione europeo Eli Iserbyt. Miglior italiano di giornata il ventunenne Filippo Fontana che ha chiuso 15esimo a 6 minuti da Van Aert, precedendo Bertolini, Dorigoni e Cominelli.

«Penso che in Val di Sole abbiamo fatto la storia del ciclocross, perché non capita spesso di poter gareggiare in uno scenario così – spiega Wout -. Ho spinto per esserci, volevo testarmi sulla neve e non è certo una novità che amo correre in Italia, con i tifosi che sono sempre spettacolari. Spero che i bambini italiani abbiano visto la gara e si appassionino a questo sport, magari in un futuro ci sarà un grande campione italiano».

Sorridente e rilassato, il belga si è goduto la giornata come un bambino che gioca per la prima volta con la neve: «Mi sono divertito. L’importante era restare in bicicletta e non era per nulla semplice. Ogni giro la neve cambiava e col calare del sole diventava sempre più ghiacciata. Era più una questione di tecnica che di potenza, bisognava restare rilassati e lasciarsi guidare».

In attesa di riassaporare il duello con Mathieu Van der Poel, Van Aert sta facendo man bassa di successi, con questo che è il terzo consecutivo: «Sarebbe più facile rilassarmi in inverno e prepararmi alla stagione su strada, ma il ciclocross mi piace troppo. Seguo il mio cuore e mi lascio trasportare!».

Articolo a cura della redazione di Tuttobiciweb

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