Luca Ferrazzi assolto in appello: da assessore non ha mai truffato la Regione

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MILANO – Assolto perché il fatto non sussiste. Doveva rispondere di truffa l’ex assessore regionale all’Agricoltura Daniel Luca Ferrazzi, a processo oggi, lunedì 24 settembre, davanti alla quarta sezione della Corte d’Appello di Milano. Reato che il noto esponente politico gallaratese non ha mai commesso, quanto meno secondo la sentenza assolutoria emessa dai giudici. In primo grado, sempre a Milano, Ferrazzi era stato invece condannato a 2 anni e 4 mesi.

Il contratto di collaborazione

Vicenda complessa, che data addirittura il 2010, all’epoca dell’ultima giunta lombarda guidata da Roberto Formigoni. In quell’esecutivo, Ferrazzi rappresentava il Popolo delle Libertà, dove era approdato a seguito della fusione con Alleanza nazionale, il suo precedente gruppo politico di appartenenza. Responsabile del settore dell’Agricoltura, avrebbe, secondo l’accusa, stipulato o, meglio, fatto stipulare dai dirigenti dell’assessorato un contratto di collaborazione con una sua conoscente di Samarate. Tutto regolare, perlomeno all’inizio. Finché, nel mezzo delle reiterate bufere giudiziarie di quegli anni, partì un’inchiesta della Guardia di Finanza proprio attorno a quello specifico contratto. La collaboratrice presa in carico nello staff di Ferrazzi dichiarò di non aver mai lavorato negli uffici di Palazzo Lombardia, ma di aver ricevuto ugualmente un compenso di mille euro mensili. Soldi che avrebbe poi “girato” allo stesso assessore. Di fatto, però, nel processo questo elemento non è mai emerso. Sotto la lente di ingrandimento c’erano piuttosto i contenuti del contratto e la sua effettiva applicazione. Insomma, un pasticcio enfatizzato dai giornali anche per la notorietà e il ruolo ricoperto dall’imputato, ora pienamente riabilitato per lo specifico episodio.

Nessun risarcimento dovuto

Così, difeso dall’avvocato Cesare Cicorella, Ferrazzi, che nel frattempo, dopo la parentesi elettiva in Regione con la Lista Maroni, è rimasto ai margini della politica attiva, ha dapprima affrontato il processo di primo grado e, oggi, l’appello. Da sottolinerare che per il reato di truffa a lui addebitato è intervenuta la prescrizione da diverso tempo, prescrizione mai accettata per presentarsi invece in giudizio. “Ero certo di non aver commesso alcun illecito, per questo pensavo fosse doveroso rimettermi al giudizio del tribunale senza usare scappatoie di alcun tipo” ha dichiarato il diretto interessato a Malpensa24, evitando comunque di entrare nel merito della vicenda.
L’assoluzione con formula piena blocca anche le richieste risarcitorie delle Regione, costituitasi parte civile: la Corte le ha rigettate.

Ferrazzi truffa assolto – MALPENSA24