L’Urologia di Busto tra le migliori in Italia. Primo premio per lo studio sulla calcolosi

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Dottor Giorgio Bozzini ritira la targa del Premio

BUSTO ARSIZIODopo il podio nell’educazione, Busto Arsizio eccelle anche nella medicina. Ecco che la Società italiana di urologia premia l’Asst Valle Olona per il miglior contributo scientifico in ambito endourologico. Lo studio si aggiudica il primo posto su 350 lavori presentati.

Impegno contro le infezioni

Strumenti chirurgici monouso, che non richiedono sterilizzazione e non espongono il malato al rischio di infezioni. Oltre 600 interventi all’anno di calcolosi urinaria. L’utilizzo di tecniche mininvasive, a partire fin dagli anni ’80. Sono queste le premesse del raggiungimento di un importante traguardo ottenuto dall’unità operativa di urologia dell’ospedale di Busto Arsizio, diretta dal professor Carlo Buizza.

Medaglia d’oro per Busto

Durante lo svolgimento del 93° Congresso della Siu (Società italiana di urologia), tenutosi a Roma lo scorso ottobre, si è assistito alla consueta consegna dei premi che sottolineano le eccellenze italiane in ambito urologico nel panorama internazionale. Il “Premio D’Armiento”, riferito al miglior contributo scientifico del 2020 in ambito endourologico, è andato all’urologia di Busto Arsizio, ed è stato ritirato dal dottor Giorgio Bozzini, coordinatore del progetto.

Lo studio, che ha vinto su un totale di 350 pubblicazioni di ambito endourologico, si chiama “Ureterorenoscopi monouso e riutilizzabili: confronto multicentrico prospettico randomizzato”  e analizza i pro e i contro del trattamento minivasivo della calcolosi renale e ureterale. «Il merito importante è quello di concentrarsi sulle variabili che possono aumentare o limitare le possibili infezioni postoperatorie, argomento emergente e di grande importanza in questo periodo», afferma Buizza.

Un reparto pioneristico

«L’urologia di Busto – continua il professore – fin dagli anni ‘80 è stata pionieristica nel portare e diffondere in Italia le tecniche minivasive per il trattamento della calcolosi urinaria, in particolare l’approccio percutaneo e ureteroscopico». Negli anni la tecnologia ha affinato gli strumenti, sempre più flessibili e sottili fino a giungere alla costruzione di strumenti monouso, il cui vantaggio principale sta nella riduzione delle infezioni e nell’assenza di manutenzione e sterilizzazione.

A Busto sono più di 600 gli interventi di questo tipo svoli ogni anno nel reparto e questo riconoscimento «premia l’impegno costante della struttura complessa di urologia dell’Asst Valle Olona a perseguire l’avanzamento tecnologico con rigore scientifico, migliore garanzia di standard di cura elevati».

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