Cinema degli Anni Sessanta al Maga, “Lo sguardo marziano” di Di Marino

maga cinema anni sessanta

GALLARATE – Non solo la mostra “Planète” al Maga è incentrata sul cinema sperimentale degli Anni Sessanta, ma “Lo sguardo marziano” ne approfondirà ulteriormente le caratteristiche. Si intitola così la conferenza in programma venerdì 12 aprile alle 18 al museo di Gallarate, in cui Bruno Di Marino, critico e storico dell’immagine in movimento, parlerà delle opere di Gianfranco Brebbia, Marinella Pirelli, Bruno Munari e Marcello Piccardo.

Gli artisti operarono tra Varese, Milano e Como

“Lo sguardo marziano”, che vedrà la partecipazione di Vittoria Broggini, Pietro Pirelli, Andrea Piccardo e Giovanna Brebbia, è stato organizzato in collaborazione con il B.A. Film Festival, e in particolare con la sezione Baff Off, che propone appuntamenti nell’arco dell’anno, al di fuori della settimana di programmazione.
A condurre l’incontro sarà Bruno Di Marino, storico dell’immagine in movimento e docente di Teoria e Metodo dei mass media all’Accademia di Belle Arti di Frosinone, nonché autore di diversi saggi sull’argomento.
La conferenza è uno degli appuntamenti collaterali della mostra “Planète”, al Maga fino a domenica 5 maggio, che si occupa delle sperimentazione condotta sul linguaggio del cinema da Gianfranco Brebbia, Marinella Pirelli, Bruno Munari e Marcello Piccardo negli Anni Sessanta.
L’esposizione, curata da Vittoria Broggini, mette in luce le connessioni tra la produzione dei quattro autori che, inseriti nel tessuto culturale attivo tra Varese, Milano e Como, si trovarono a operare in un territorio attiguo. Nel dialogo tra le opere filmiche si evidenzia la singolarità poetica e linguistica di ciascun artista. Allo stesso tempo il confronto fa emergere un comune approccio al mezzo tecnologico, che è inteso come uno strumento attraverso cui indagare e ridefinire la percezione della realtà, così come la sua rappresentazione. La sperimentazione cinematografica diventa per questi autori la strategia per dar vita a immaginari e visioni radicali che creano nuovi orizzonti di comprensione del reale.

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