MALPENSA – Mai più atterraggi da nord. La Commissione rumore, tornata a riunirsi oggi 16 gennaio alla palazzina Enac di Malpensa, ha stabilito che l’inversione delle piste è un esperimento da non ripetersi, fatti salvi quei pochissimi giorni all’anno in cui si rende necessario per ragioni di sicurezza dovute alle condizioni meteorologiche. La prova sul campo, messa in atto lo scorso settembre approfittando dei lavori di manutenzione straordinaria della pista 35R, ha dato esito negativo. Inoltre, d’intesa con i sindaci dell’intorno aeroportuale, nelle prossime settimane verrà attuata una nuova sperimentazione che andrà a modificare lo scenario attuale delle rotte di decollo.
Decolli da fondo pista
Se l’inversione delle rotte non ha dato gli esiti sperati, contribuiscono invece a diminuire il rumore percepito sopra i cieli dei Comuni a nord di Malpensa (Golasecca, Somma, Arsago, Casorate, Gallarate) i decolli da fondo pista. Ciò permette naturalmente agli aeromobili di staccarsi prima da terra e dunque di sorvolare le prime case a un’altezza maggiore. Enac, Enav e Sea hanno assicurato un aumento del numero di aerei che inizieranno il rullaggio dall’inizio della pista, tranne che nelle prime ore del mattino, quando il traffico sul piazzale è talmente alto da non consentirlo per non accumulare ritardi. C’è da dire che all’alba sono soprattutto gli aerei di easyJet a partire, molto meno numerosi rispetto ai cargo che decollano a orari differenti.
La nuova sperimentazione
Su richiesta dei sindaci, i tecnici aeroportuali hanno valutato positivamente l’ipotesi di alleggerire di alcuni punti percentuali la quantità di voli in decollo dalle rotte centrali, aumentando dunque il carico sulle rotte più laterali (e dunque meno utilizzate). Ciò dovrebbe portare a una maggiore equità nella redistribuzione del disagio, ma questa ipotesi necessita anche di una revisione dell’attuale scenario concordato da tutti i componenti della Commissione Rumore. Per questo motivo a breve partirà una nuova sperimentazione (della durata di alcune settimane) che, se darà gli effetti sperati, potrà diventare definitiva.
